“I RICORDI. Palermo è un’emozione ancora giovane e complicata dalle vicissitudini societarie. Ma Cagliari risveglia in Salerno una parabola eccellente: «Ci sono stato per tre volte e sempre con risultati importanti. Il fiore all’occhiello è la vittoria in serie B nel 2004, una promozione ottenuta a braccetto proprio col Palermo. In panchina prima Ventura poi Reja. Poi due anni di A con una serie di giocatori straordinari che abbiamo saputo lanciare. Qualche nome? Nainggolan, Matri, Esposito, Ibarbo, Storari, Astori. Chi li scovava, io o Cellino? Abbiamo sempre lavorato di comune accordo, non mi piace accollarmi meriti altrui, diciamo che questo era il metodo societario»”. Questa una parte dell’intervista a Nicola Salerno pubblicata su “Il Corriere dello Sport”.