Salernitana, nostalgia di Palermo: da Tello a Caligara, il lungo cammino delle mezzali tra colpi e rimpianti

Il calendario asimmetrico della Serie B sembra rincorrere l’andamento incerto delle stagioni: in una calda domenica d’ottobre, la Salernitana di Martusciello firmò a Palermo il primo – e finora unico – successo esterno del suo campionato. Quel giorno fu Tello a decidere la sfida con un cross velenoso trasformato in gol. Ora, a distanza di mesi, si guarda al ritorno: il 30 marzo, nella seconda domenica di primavera, la squadra granata proverà a ripetersi davanti al proprio pubblico.
Come scrive Nicola Roberto su Il Mattino, quella vittoria al Barbera rappresenta l’essenza della stagione della Salernitana: fatta di incertezze, sogni improvvisi e aspettative riadattate. Il pallone di Tello, entrato tra mille deviazioni, aveva acceso speranze di una stagione ambiziosa, poi sgonfiate da un percorso altalenante. Quel gol, frutto di una giocata da mezzala, è rimasto un caso isolato in una squadra che fatica a trovare continuità proprio in quella zona del campo.
Per Tello, quella domenica felice è stata finora l’apice della sua esperienza in granata. Dopo l’addio a Martusciello e l’arrivo di Breda, il colombiano ha trovato sempre meno spazio, tra acciacchi fisici e una lunga squalifica di cinque giornate per un’espulsione dalla panchina contro il Sassuolo. Da allora, appena tre minuti in campo nel 2025, nel finale a Cesena.
La Salernitana, però, ha già visto altri casi simili. Le mezzali con il gol nelle corde non sono mai state garanzia. Basti ricordare Luca Castiglia, che nella stagione 2018/19 arrivava da 9 reti con la Pro Vercelli ma in granata si smarrì presto, segnando solo un gol prima di scivolare in Lega Pro. O Daniele Sciaudone, acquistato dal Catania con discrete credenziali ma incapace di incidere sotto la gestione Torrente, prima del passaggio allo Spezia dove si sbloccò proprio contro la Salernitana.
Anche i tempi più recenti non fanno eccezione. Nell’estate 2022, dopo la salvezza firmata Sabatini-Nicola, fu scelto Giulio Maggiore per dare qualità e profondità al centrocampo. Ma tra infortuni e difficoltà tattiche, il suo impatto è stato ben lontano dalle attese. Lo stesso Caligara, arrivato con l’etichetta di mezzala moderna, ha finora trovato poco spazio, frenato da problemi fisici ma anche da un nuovo assetto che al momento premia Zuccon e Soriano, più affidabili nella corsa salvezza.
Eppure, nel gruppo di Breda, la concorrenza è aperta. Caligara si scalda, Girelli garantisce dinamismo, e Tello sa che deve guadagnarsi una chance per il riscatto. La storia recente insegna, però, che a Salerno la mezzala con gol incorporato è quasi una rarità. Riuscirà qualcuno a invertire la tendenza proprio contro quel Palermo che, all’andata, sembrava aver segnato un nuovo inizio?