Intervistato da “Il Corriere della Sera” il patron della Salernitana, Danilo Iervolinoha rilasciato le seguenti parole:
«Ci sarà una rivoluzione, farò scelte in funzione di un progetto sano. Sceglierò uomini di mondo e meno di calcio che sono troppo autoreferenziali. Voglio i giovani, voglio sperimentare. Se mi piace un allenatore di serie D che ritengo bravo, lo porto. Non sono i nomi che danno credibilità al progetto. Non sono entrato nel calcio per avere visibilità, non ne avevo bisogno. Restare in sella? Non si può mai dire. Per il bene dell’azienda farei un passo indietro, sono già arrivate telefonate ai miei manager ma per ora di vendere il club non se ne parla. La Salernitana sta vivendo una stagione pessima ma questo è il momento di restare in sella. La piazza di Salerno mi ha dato emotivamente tanto, mi ha fatto perdere la testa dopo essere stato innamorato di un’altra donna (il Napoli in gioventù, nda). Sono stato per tre anni il presidente più amato, non avevo messo in conto di vivere una stagione come questa, né di ritrovarmi a spiegare ai miei figli il perché delle minacce, le offese e degli attacchi social che ho subito negli ultimi mesi. Ho fatto anche io tanti errori: quattro allenatori in pochi mesi sono il frutto di scelte non lucide, per dare una risposta a una piazza che vede il presidente di calcio come il sacerdote di una setta: devi individuare il colpevole. Dovevo fidarmi del mio intuito, non essere condizionabile ed essere più presente».