Saladini rassicura: «La Reggina è sulla strada corretta. Club sull’orlo del fallimento è stato salvato»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Reggina e le parole di Saladini.

I buoni propositi degli amaranto, più che mai smaniosi di ritrovare il successo smarrito ormai da diverse settimane, devono fare i conti con un Modena che si preannuncia come un avversario ostico e che, contrariamente alla Reggina, è in striscia positiva, avendo totalizzato 7 punti nelle ultime 3 gare e che, in trasferta, non perde dallo scorso 28 gennaio (1-2 a Terni). La formazione di Tesser che schiera due ex: il giovane difensore Coppolaro, cresciuto al Sant’Agata, mentre è rimasto a casa febbricitante il centrocampista Armellino. Gli emiliani praticano un calcio efficace pur se si presentano in riva allo Stretto con diverse assenze, per la squalifica di Oukhadda. Agli acciaccati Cittadini, Diaw, Ferrarini, Ionita, si è unito Poli, colpito da sindrome influenzale, mentre hanno recuperato in extremis Strizzolo e Giovannini. Nella sfida di andata i canarini si imposero per 1-0, grazie ad un colpo di testa di Diaw, ma alla Reggina fu negato il momentaneo vantaggio che era stato firmato da Di Chiara, con un dopo partita condito da innumerevoli polemiche legate alle decisioni del direttore di gara e dal Var.

Le scelte L’ultima affermazione del Modena – al Granillo – risale alla stagione 2009-2010, mentre due stagioni dopo fu la Reggina a imporsi per 4-1. In serie B l’ultimo match tra le due formazioni si disputò al Granillo il 25 marzo 2014 e finì 2-2. La Reggina, in settimana, attraverso, le dichiarazioni di un paio di calciatori, ha fatto sapere di avere preparato al meglio il match, allenandosi intensamente e verificando le opzioni tattiche da mettere in campo per frenare le iniziative degli emiliani. Inzaghi potrebbe richiamare tra i pali Colombi, mentre a comporre la linea arretrata ci sarebbero: Pierozzi, Cionek, Terranova e Di Chiara. A centrocampo, assente lo squalificato Fabbian, spetterebbe a Crisetig agire da play, con a fianco Majer ed Hernani. In avanti si farebbe affidamento sul “trio” Canotto, Menez, Rivas. La seconda panchina per Galabinov.

Trasparenza Nella tarda mattinata di ieri, il patron Felice Saladini ha incontrato i cronisti riferendo sull’attuale momento che sta vivendo la società. «Avevamo un club che stava per fallire a giugno e abbiamo compiuto grandi sforzi per salvare la società e iscriverla al campionato. Inoltre abbiamo usato una norma dello Stato per sanare la mole debitoria che abbiamo ereditato. Rispettiamo la Figc, il bene del calcio italiano è avere i conti in ordine e società che vogliano investire. Sono convinto che la strada percorsa è quella corretta: con trasparenza portiamo avanti la situazione aziendale, pensando al futuro».