L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Cremonese-Como e lo fa riportando un’intervista a Guidetti, ex attaccante della Cremonese ed ex vice allenatore dei lariani.
Sabato allo Zini, guardando la distinta con le formazioni, basterà buttare un occhio alle due panchine per conoscere davvero il potenziale che hanno Cremonese e Como. Due rose di altissimo livello, formate in estate con continuità rispetto al passato (rappresentata dai capitani Castagnetti e Bellemo), e irrobustite notevolmente a gennaio. Le proprietà non hanno badato a spese nelle due sessioni di mercato. Un esempio? In estate quando prendi gente come Coda (da una parte) e Verdi (dall’altra) fai capire che intenzioni hai. Non solo. Se a gennaio strappi uno come Johnsen a una diretta concorrente per il Venezia (per 2,8 milioni), o se fai tornare in B uno come Strefezza (per quasi 5,5 milioni), non ti puoi nascondere.
Cremonese e Como non l’hanno mai fatto anche perché non è solo da questi top player che dipendono i loro destini. I nomi si sprecano e avere tante alternative è un lusso che pochi si possono concedere. Il vero compito è quello degli allenatori che devono far brillare queste stelle e Stroppa, come la coppia Roberts-Fabregas, hanno un’idea comune, fatta di gioco d’attacco, propositivo e ben poco conservativo. Certo, niente di sconsiderato, perché l’equilibrio garantisce una buona copertura difensiva (meglio alla Cremonese, per la verità), però il motto «primo non prenderle» qui viene corretto in «primo segnare».
Perché la Cremonese può andare in A? «Ha uno degli organici più completi e ha un tecnico come Stroppa che è un grandissimo esperto di promozioni dalla Serie B».
E perché invece ci può andare il Como? «Ha fatto un mercato importante a gennaio, vedi Strefezza, e fa un calcio votato all’attacco che sta dando ottimi risultati».
Come finirà sabato? «Sarà una partita spettacolare come tutti gli scontri diretti di questa stagione. Visti i due attacchi atomici, vince chi avrà la difesa che reggerà di più alle sollecitazioni degli attacchi avversari».