Palermo, rebus biglietti per il derby di Catania

La trasferta è stata autorizzata soltanto per i tifosi fidelizzati (quindi solo per chi ha l’abbonamento?)

 

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla questione dei biglietti per Catania-Palermo.

Quanti derby in uno! Le storie personali di molti dei protagonisti si intersecano in una partita che per abitudine e tradizione scuote il calcio siciliano. In casa rosanero, da Filippi a Castagnini, da Dall’Oglio ad Odjer, fino a bomber Brunori e ai palermitani dello spogliatoio, tutti hanno un motivo particolare legato alla sfida. E attorno all’attesa, si agita il caso biglietti, con la formula di vendita ai tifosi rosanero che appare poco chiara.

Castagnini. Lui la Sicilia l’ha conosciuta prima sulla sponda etnea, con tre anni da calciatore in rossoazzurro e una promozione conquistata proprio dalla C alla B. I derby li conosce bene, era in campo anche in quelli più caldi come il ritorno del 1982, vinto 1-0 dal Palermo ma assegnato a tavolino al Catania per il caso Miele, colpito da un oggetto prima della gara. Per questo, stempera le ansie della vigilia con un sorriso e limita al minimo le uscite dialettiche. Il ds rosanero è poco abituato ad apparire e non lo fa neppure oggi che potrebbe riscuotere i dividendi di scelte che ad inizio stagione avevano bisogno di conferme (Soleri, Brunori, Buttaro) e che invece gli stanno dando ragione. Castagnini sa che i conti si fanno alla fine.

Filippi e gli altri. Nove mesi fa, Giacomo Filippi proprio al Massimino visse un debutto straordinario da primo allenatore, vincendo (gol di Santana con la squadra in 10 per oltre un’ora) e dando un segnale di svolta ad una stagione compromessa da troppi guai. Sembrava di passaggio, invece non solo è sempre al timone rosanero ma tiene la squadra al 2° posto con una media punti inattaccabile ed una serie di scelte rivelatesi felici. E’ però perfettamente consapevole che nel calcio conta sempre il domani, sopratutto se questo domani ha le fattezze di un derby tanto sentito. Ad ogni passo falso, si riaccendono i dubbi su di lui, ma del resto è un fattore che devi mettere in conto quando firmi per un club di tale blasone. A dargli una grande mano come sempre dovranno essere i giocatori, in particolare quelli che si sobbarcano il peso dei chilometri da fare in un centrocampo bravissimo nel filtro, meno nelle realizzazioni. Due fra loro, Moses Odjer e Jacopo Dall’Oglio, vivranno la sfida da ex, nel caso di Dall’Oglio con ricordi molto recenti: in quella sfida di marzo, il numero 11 rosa era in campo col Catania. Anche e soprattutto per lui, questo derby vale doppio. Poi c’è il nuovo alfiere del Palermo, Matteo Brunori, opposto al capocannoniere del girone Luca Moro (7 gol contro 16 ma su azione Moro ne ha fatto solo due in più). E i palermitani in squadra, Accardi e Crivello, l’anno scorso protagonisti (Crivello subentrò e fece il cross da cui nacque il gol). Insomma emozioni garantite per tutti. Come i derby devono fare.

Caso biglietti. Una situazione contorta ed ancora non risolta, peraltro complicata dall’inasprimento delle norme sul Super Green Pass: l’apertura alla vendita decisa dall’Osservatorio nazionale solo per tifosi “fidelizzati” è equivoca perché tale figura a Palermo non esiste e al massimo potrebbe essere legata all’abbonamento. La società rosa è in contatto con la Questura per definire il caso che al momento impedirebbe la trasferta alla maggiore parte degli appassionati che erano intenzionati ad andare a Catania.