Rubinho: «Sirigu a Palermo ha ritrovato gli stimoli giusti»
L’ex portiere del Palermo Fernando Rubinho, intervistato da Alessio Alaimo su TuttoMercatoWeb, ha commentato diversi temi calcistici. Ha elogiato il Napoli per la sua corsa verso lo Scudetto, sottolineando la bravura di Conte nel gestire la squadra. Riguardo alla partenza di Kvaratskhelia verso il PSG, Rubinho ha riconosciuto l’importanza del georgiano ma ha fiducia nella capacità del Napoli di adattarsi. Per un possibile sostituto, Garnacho potrebbe fare bene, ma Rubinho ritiene Kvara superiore in qualità. Sulla Juventus, ha scherzato definendola “la squadra dei pareggi” e auspicando una stagione migliore il prossimo anno. Rubinho ha poi difeso Gasperini, concordando con le sue critiche alle pressioni sull’Atalanta, definendolo un allenatore onesto. Infine, ha salutato con piacere il ritorno di Salvatore Sirigu al Palermo, sottolineando il valore emotivo di tornare a difendere i pali della propria squadra del cuore a 38 anni.
«Napoli corre verso lo Scudetto e o er me non è una novità. Conte è forte, intelligente e fa giocare bene la squadra. Nessuna sorpresa».
Kvara è andato al PSG. Quanto peserà il suo addio? «È un giocatore importante ma il Napoli ha fatto bene anche senza di lui. Il mister sarà bravo a gestire la situazione».
Garnacho può essere il sostituto ideale? «Caratteristiche differenti. Kvara è più forte. Se arrivasse Garnacho farebbe bene. Ma come qualità preferisco il georgiano».
La Juve continua a pareggiare… «Scherzavo con un amico e prima della partita ho detto che sicuro avrebbe pareggiato. La Juve ormai è la squadra dei pareggi. Vince quando non è preventivabile e spesso pareggia. Peccato. Speriamo che l’anno prossimo possa fare una buona stagione».
Gasperini si è detto risentito per le pressioni sull’Atalanta. «Ha ragione. Sa quali sono i limiti della sua squadra. Non bluffa. È onesto nelle sue dichiarazioni».
Ritorno al passato per il suo ex compagno di squadra Sirigu, a Palermo, che a trentotto anni difende i pali rosanero. «Bello. Tornare a casa è sempre un piacere per tutti. Ha trovato gli stimoli giusti, ogni volta che entra in campo magari gli passano per la mente gli anni che furono».