Roselli: «Ai playoff l’Avellino se la giocherà con Catanzaro e Palermo. Vincere è un’impresa per tutte»

Giorgio Roselli, ex allenatore della Vibonese, è stato intervistato da “Radio Punto Nuovo”, in vista della gara tra Avellino e Vibonese, parlando dei playoff e della condizione di Plescia.

Ecco qualche estratto:

«Il secondo posto è moto importante, ma non così decisivo come si vuol far pensare. Certo, sarebbe importante finire secondi, perché hai dei vantaggi, ma per i playoff l’importante è altro. E’ normale tra secondo e ottavo cambia tutto, ma tra secondo e terzo o quarto, cambia poco. Conterà ai playoff la condizione, come ci arrivi, il recupero degli infortunati. Serve un’impresa per chiunque, perchè vincere, con 28 squadre a sfidarsi, è difficilissimo. Un po’ come se vincessi un grande torneo, un Mondiale, un Europeo, deve andare tutto bene, oltre che ad essere forte. Lo conosco benissimo. E’ un ragazzo un po’ particolare, gli manca magari un po’ di carattere per essere in squadre come l’Avellino. In che senso, ad Avellino ti giochi il posto con 4 attaccanti titolari, da noi alla Vibonese era la star della squadra e magari questo ora lo soffre. Come metterlo in condizione per rendere al meglio? Non è un attaccante che rende con gli esterni in un 4-3-3. Ma può rendere in coppia con un altro attaccante, tipo Maniero o Murano. Il calciatore deve avere la condizione ideale, deve solo migliorare e adattarsi anche a qualsiasi situazione o ambiente, se vuole fare quello step successivo e diventare un giocatore importante per la categoria. Il Catanzaro è forte, lo stesso Avellino, il Palermo. Poi ci sono altre squadre negli altri gironi, Reggiana, una tra Padova e Sudtirol. Veramente sarà un torneo finale pazzesco, dove a risolverlo sarà un episodio. L’Avellino se la gioca con altre 4-5».

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Redazione Ilovepalermocalcio