L’edizione odierna de “Lab Repubblica” si sofferma sulla gara pareggiata dal Palermo contro il Catanzaro.
Se Eugenio Corini dalla partita di Catanzaro voleva continuità nel gioco della sua squadra è stato accontentato. Lo stesso non si può dire se cercava continuità nel risultato perché l’1 a 1 rimediato al “Ceravolo”, se può far sorridere per la prestazione offerta, non può rendere allegri per un punto che si porta dietro tanti rimpianti. Sì, perché la prova in trasferta dei rosa è lontana parente di quella offerta contro il Cittadella e segna un passo in avanti in quell’equilibrio che la squadra sta cercando. E il biglietto da visita i rosanero lo hanno mostrato subito. Il Palermo pressa tanto cercando di togliere i tempi di gioco agli avversari.
Un pressing che inizia sul portiere e continua sul possessore di palla. Un’azione alla quale partecipano tutti i calciatori rosa con Soleri a tutto campo e i centrocampisti a dargli una mano pronti a recuperare palla e ripartire in verticale. E in verticale è il lancio di Gomes che illumina lo stadio di Catanzaro smarcando Soleri tutto solo davanti a Fulignati. L’ex rosa si salva deviando in angolo la conclusione dell’attaccante del Palermo che probabilmente avrebbe potuto fare qualcosa in più. È il settimo ed è lo squillo di una squadra che vuole dimostrare di poter giocare una partita propositiva e di personalità. C’è Ranocchia al suo esordio in rosanero e c’è Di Mariano preferito a Insigne sulla destra. E sono proprio loro due, insieme a Gomes, tra i rosa più in palla della prima parte della gara.