Dopo la decisione del Giudice Sportivo di non sanzionare la Salernitana e far rigiocare la partita non disputata il 6 gennaio scorso, il Venezia ha messo nel mirino il comportamento dei campani e ha annunciato di essere pronta a intraprendere azioni legali. Di seguito il comunicato dei lagunari:
“Sono trascorsi 48 giorni dalla gara fantasma, durante i quali ci aspettavamo che fosse fatta chiarezza sulle ragioni che portarono alla mancata disputa dell’incontro, anche alla luce del provvedimento istruttorio del Giudice che, il 31 gennaio, dopo un primo rinvio della decisione, già fissata per il 21 gennaio, aveva chiesto chiarimenti sulla posizione di alcuni calciatori della Salernitana. Tale approfondimento ha dimostrato che la società granata, appreso del provvedimento della ASL alle 16.33 di martedì 4 gennaio, non ha posto in essere alcuna concreta e fattiva attività, nelle 50 ore successive, finalizzata alla disputa dell’incontro, nonostante disponesse di alcuni giocatori recuperabili, in quanto già negativi o che avevano terminato il periodo di isolamento previsto dalla legge.
Ad avviso del Venezia FC, analogo impegno, collaborazione e approccio non sono riscontrabili nei comportamenti della Salernitana precedenti e sino a tutto il 6 gennaio, ed è per questo che, pur rispettando il provvedimento dell’autorità di salute pubblica di Salerno, così come la decisione del Giudice Sportivo, saranno esperite tutte le iniziative necessarie per sottoporre, ad altro Giudice, le significative, e sostanziali, differenze tra la gara Salernitana-Venezia e altri casi, affinché venga affermato il principio che, qualora entrambi i club lo avessero voluto, quella partita sarebbe stata disputata. Lo dobbiamo agli investitori, ai nostri tifosi ed agli appassionati di calcio, alla credibilità del campionato in corso, per proporre un’immagine credibile del mondo del calcio e dei suoi players”.