Arriva una nuova puntata del caso del presunto stupro di Cristiano Ronaldo risalente al 2009. La rivista tedesca Der Spiegel ha reso noto il testo del presunto accordo segreto firmato dal fuoriclasse portoghese e da Kathryn Mayorga, la donna che accusa il giocatore di averla violentata nella sua camera d’albergo il 13 giugno del 2009 al Palms Hotel di Las Vegas. Secondo la ricostruzione fatta attraverso i documenti, Ronaldo e Mayorga si accordarono in via extragiudiziale pochi mesi dopo l’episodio, che secondo la versione di Mayorga costituì una violenza e secondo il campione fu un rapporto consensuale, seppure a tratti rude al punto che dice di averle chiesto scusa. Stando a quanto si legge sul documento, la donna si sarebbe impegnata a tenere il silenzio su quanto accaduto dietro il pagamento di un lauto compenso (375mila dollari) e ad avvisare tutti quelli che sapevano di non parlarne con nessuno, mentre CR7 avrebbe dovuto consegnare alla Mayorga i risultati di un suo test Hiv per tranquillizzarla. Lo Spiegel ricostruisce la lunga trattativa che ha portato all’accordo, e come l’entourage di Ronaldo abbia lavorato in tempi record per mettere su una squadra di “gestione del rischio” composta di legali e investigatori pagati a peso d’oro per tutelare al meglio la reputazione del campione e limitare lo spazio d’azione della donna. Al momento le uniche “prove” certe sono quelle di cui ha parlato il Primo Ministro Portoghese Antonio Costa, che durante un intervento in tv ha detto: «Quello che la gente deve capire una volta per tutte è che esiste una cosa chiamata presunzione di innocenza. Non basta che qualcuno sia accusato di qualcosa per renderlo colpevole. E se esiste qualcosa di cui si hanno prove è che Cristiano Ronaldo è un professionista, uno sportivo e un calciatore straordinario. È una persona che ha onorato il Portogallo e ha dato tanto prestigio alla nostra nazione e di certo speriamo tutti che nulla possa mai sporcare questa immagine di Cristiano».