Dai primi esami a cui si è sottoposto Paulo Dybala nella notte di ieri al rientro dalla trasferta di Cagliari, è scongiurata la rottura del crociato. L’argentino ha subito un contrasto di gioco molto forte a seguito di un intervento di Prati che lo ha costretto a chiedere il cambio. Al rientro nella capitale è stato accompagnato nella clinica di Villa Stuart dove ha sottoposto il ginocchio sinistro a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione distrattiva al collaterale mediale.
I tempi di recupero, a essere ottimisti, sono di almeno 40 giorni, ma da prendere con molta cautela considerati i precedenti (a gennaio 2021 ha subito una lesione al legamento collaterale che lo ha tenuto in infermeria per 80 giorni).
Salterà, per adesso, gli impegni nazionale contro Paraguay e Perù (era stato convocato da ct Scaloni) e anche quelli al rientro dalla sosta con la Roma con Monza, Slavia Praga, Inter, Lecce e ritorno con lo Slavia Praga.
L’obiettivo è rientrare il 12 novembre nella gara contro la Lazio, ma dipenderà dallo stato fisico e soprattutto dai rischi che correrà nel giocare. Il morale del giocatore è a terra perché non potrà raggiungere la nazionale argentina, ma allo stesso tempo sollevato perché il pericolo è che l’infortunio fosse molto più grave. Dalle prime sensazioni, infatti, si è temuto il peggio: mani sul volto mentre era a terra e le dichiarazioni post gara di Mourinho che non facevano pensare a nulla di buono. Sin da subito comincerà la riabilitazione.