Brutto episodio avvenuto nella capitale.
Un ragazzo di 21 anni è stato pestato a sangue per via della sua fede calcistica. a violenta aggressione ha visto protagonista un giovane ragazzo massacrato di botte da due persone in quanto indossava una sciarpa della Juventus. “Juventino bastardo” lo hanno apostrofato gli aggressori che poi non si sono fatti alcuno scrupoli nell’aggredire la povera vittima con tanto i tirapugni, arma di cui è vietata la vendita ed estremamente violenta.
I fatti sono avvenuti nella notte tra sabato e domenica. Siamo all’Eur, su un tratto di piazzale dell’Agricoltura. L’aggressione al 21enne è avvenuta nel contesto della movida che caratterizza la zona, con tanto di discoteche ed altri locali notturni frequentati dai più giovani. Ad agire due persone e nel momento in cui è stato aggredito il 21enne stava uscendo proprio da un locale per fare ritorno a casa e mai avrebbe potuto immaginare cosa gli sarebbe capitato da li a poco. Tutto sembrava andare come previsto, si stava dirigendo verso la propria auto, quando due individui lo hanno bloccato urlandogli contro epiteti poco gentili. A nulla sono valsi i tentativi del giovane di scappare. Prima gli hanno strappato la “sciarpa incriminata” e poi, senza pensarci due volte, lo hanno colpito con un tirapugni al braccio, alla mano e al volto, facendolo stramazzare a terra. Dopodiché sono scappati.
La vittima è stata soccorsa da altri giovani che hanno chiamato il 112. Sul posto sono arrivati alcuni equipaggi della polizia. Gli agenti hanno subito chiamato un’ambulanza. Il ferito sanguinava dal volto. È stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio dove è entrato al pronto soccorso in codice giallo. Ha un profondo taglio allo zigomo, ma le sue condizioni non sono gravi. È stato probabilmente il pugno di ferro a procurargli la brutta ferita così profonda da rendere necessario un intervento maxillofacciale. Gli investigatori si sono recati in ospedale per sentire il ferito e raccogliere particolari decisivi per ricostruire l’aggressione e risalire ai colpevoli magari indagando negli ambienti ultrà di Roma e Lazio. «Non so che tifosi possano essere – ha detto la vittima alla polizia – quelli che mi hanno aggredito ma non hanno detto per quale squadra tifavano».