Roberto Baggio si commuove in diretta e confessa il suo rimpianto più grande: «Non riesco a dimenticarlo»
In occasione del suo 55° compleanno, tra ricordi e vita attuale lontano dal calcio, Roberto Baggio ha svelato ciò che si continua a rimproverare.
A poco meno di 18 anni dal suo ritiro ufficiale dal calcio giocato, il ‘Divin Codino‘ ha saputo far conoscere a tutti cosa ci fosse oltre il campione: il lato umano di un uomo, un marito, un figlio e un padre, umile e leale, onesto e sincero. Umano. Al di là di glorie e onorificenze che ne hanno accompagnato il cammino e tributato la grandezza del suo genio.
«Ancora oggi faccio fatica a capire perché mi vogliano ancora bene – dice Baggio ai microfoni di “Dribbling” su Rai 2 – Ma non dimentico l’affetto delle persone. È quello che mi resta di più vero del mondo del calcio”. Un mondo dal quale si è scostato volontariamente. “Forse perché sono un po’ geloso di chi gioca e può ancora godersi quei momenti, quelle gioie, che oramai io non posso più avere…». Il Divin Codino non dimentica. Non dimentica le emozioni e di emozionarsi ancora adesso, lontano dai campi: «Col tempo sono peggiorato, mi commuovo per qualsiasi cosa, oramai». Non dimentica ciò che è riuscito a fare in carriera anche grazie a papà Florindo che lo ha sempre aiutato e sostenuto: «Credo sia stata una figura meravigliosa e unica, che sento qui vicino a me».
E non dimentica nemmeno quanto accadde, in quel lontano caldissimo pomeriggio del 17 luglio 1994, in quella maledetta finale mondiale, in quegli istanti precedenti il calcio di rigore contro il Brasile. Un giorno distante quasi trent’anni ma ancora impresso nella memoria di Baggio a tal punto che non riesce ancora a parlarne apertamente, unico rimprovero che non è mai riuscito né mai riuscirà a cancellare e il cui rimpianto lo fa ancora oggi commuovere: «Mi rimprovero una roba sola… purtroppo è qualcosa che non riesco, non riesco a dimenticare… quel giorno a Pasadena…».