Risultati, corsa e gioco: il Palermo in caduta libera

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo in caduta libera.

La macchina da record uscita dal Braglia sotto la standing ovation dei 3.400 tifosi al seguitosi è schiantata contro un filotto terrificante al rientro dalla sosta, proprio nel momento in cui il calendario sembrava dare una mano: in pochi potevano immaginare un Palermo secondo in classifica incepparsi contro Spezia (terzultimo al momento dello scontro diretto), Lecco (ultimo) e Sampdoria (quart’ultima), eppure da queste sfide è arrivato un misero punto sui nove disponibili. La graduatoria adesso dice quinto posto, con il Parma primo a +9, il Venezia secondo a +4 e le inseguitrici che incalzano da vicino: in tal senso un successo mercoledì, nel recupero con il Brescia, permetterebbe di scacciare più di qualche fantasma.

Il sogno maturato dopo Modena, con 19 punti e i ducali in vetta a +1 (con una partita in più), si è trasformato in incubo nel giro di un mese: dalla ripresa del campionato i rosa sono scalati indietro di tre posizioni dilapidando un vantaggio di 7 punti sui «canarini», ora terzi a +2; dei passi falsi del Palermo hanno approfittato anche i lagunari, mentre il Catanzaro è anch’esso alle prese con un momento di appannamento. La spirale negativa di Brunori e compagni è certificata dal fatto che solo due squadre hanno fatto meno punti nelle ultime tre partite: si tratta di Brescia e Ternana, reduci da altrettanti ko, mentre il Palermo si «consola» con il pareggio al fotofinish contro lo Spezia; male anche la Feralpisalò e il Pisa, che hanno mosso la classifica solo nell’ultimo turno pareggiando con Cosenza e Como.

Dopo ia sconfitta del Ferraris. Corini aveva posto l’accento sulle «scorie rimaste dal ko con il Lecco», che hanno finito per prevalere sulle motivazioni necessarie per condurre i rosa alla risalita verso la vetta:  tali scorie si sono tradotte in una prestazione negativa, che accentua le difficoltà palesate negli altri match al rientro dalla sosta. A livello prestazionale la squadra è ben lontana da quella ammirata nelle prime otto partite: gli errori difensivi si sono moltiplicati, la precisione nelle giocate è diminuita e il gioco è tornato a somigliare a quello stagnante e improduttivo della scorsa stagione.