Dopo la risposta di due giorni fa, il Presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha risposto ad un altro tifoso. Ecco il botta e risposta:
Caro Signor Zamparini,
devo ammettere che nel passato lei ha fatto molto per la mia amata Palermo.
Però devo essere onesto. Come Palermitano e come tifoso, lei ci ha dato tanta felicità e capisco che lei ha dei interessi come imprenditore e capisco che lei ha delle responsabilità alla sua azienda.
Detto questo, voglio dire che quando fà delle decisioni che possono fare danni alla società è meglio affidare certi compiti a delle persone che sanno quello che fanno.
Ad esempio: lei ha venduto Dybala ed adesso la Juventus è nei top 5 della classifica, nel passato ci sono stati altri fuoriclasse che hanno avuto piu successo con le grandi della serie A.
Se la squadra viene sempre spezzettata in continuazione, come ci può essere coesione nel Palermo?
Come mai questo accade? Poi ci sono i tanti esoneri, come leader del nostro Palermo noi tifosi vediamo anche come lei non è rispettato perché sembra che lei non sappia quello che sta facendo, questo lo dico con tutto rispetto, è soltanto che l’apparenza che gl’altri vedono e usano contro di lei, io come tifoso del Palermo che vivo a New York sento tanta gente che ci disprezza perche non abbiamo una squadra coesa e che dicono che il nostro Presidente pensa soltanto a vendere giocatori per far soldi.
Io ammetto che ho avuto momenti di frustrazione per quello che è successo negli ultimi tempi, attribuile per il 90% nei suoi confronti, però per il 10% ho ancora fiducia in lei, e non solo solo io, conosco tanti Siciliani a New York e tutti la pensano come me.
Se mi permette di dire, come facciamo qui in America, lei deve creare un “Brand”, se i tifosi vedono progetti positivi loro risponderanno positivamente, qui in America ci sono tanti tifosi Palermitani, anche stranieri, sarebbe bello anche attrarre tifosi stranieri, poi c’e’ il fatto dei colori che possono attrarre molte donne :).
Concludendo, ho un amico Palermitano che ha vissuto negli Stati Uniti ed oggi vive a Palermo, il suo inglese è perfetto e potrebbe essere un grande aiuto per la tifoseria straniera in Europa, essendo che la lingua inglese è molto usata nei giorni d’oggi.
La ringrazio immensamente
Tom F., New York
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Carissimo tifoso,
leggo attentamente il suo messaggio, inzuppato di cose non vere perché naturalmente apprese dalla stampa sportiva.
Quando sono arrivato a Palermo c’era una società piena di debiti, sull’orlo del fallimento.
Da allora, per passione e amore per il calcio, io ho dovuto mettere ogni anno dei fondi per coprire le perdite di gestione: sino ad oggi 100.000.000 €, soldi che non rivedrò più.
Cedere quest’anno Dybala ha permesso di coprire un passivo di bilancio di 35.000.000 € che non avrei più potuto coprire, cosi come negli anni passati Barzagli, Amauri, Cavani, Pastore, Hernandez, giocatori che ho scoperto e acquistato e che con la loro vendita hanno permesso di coprire i disavanzi di bilancio.
Vede, nel Palermo il massimo stipendio è oggi di 1.500.000 € per Vazquez, con stipendi generali medi di 1.000.000€ lordi.
Il bilancio delle entrate del Palermo è di 50.000.000 € anno, contro i 350.000.000 € della Juventus, i 280 del Milan e dell’Inter, i 200 della Roma e del Napoli.
Dybala guadagnava nel Palermo 800.000 € all’anno, nella Juve guadagna 5.000.000 €. Ecco perché i campioni vanno via da Palermo: copriamo i costi di gestione e loro vogliono andare in grandi club dove guadagnano anche dieci volte tanto che nel Palermo.
Mi riempie sempre di amarezza l’anima il pensiero dei tifosi che non conoscono la verità, così come traspare dalla sua lettera non la conosce neanche lei.
Io cerco un nuovo proprietario per il Palermo, ma non è facile trovare persone che entrino poiché sanno di perdere un sacco di soldi.
Io di soldi da perdere non ne ho più. Sto cercando un miliardario arabo o russo o cinese che possa permettersi di perdere.
Nel frattempo con molto lavoro cerco di portare il Palermo fra le seconde linee del campionato dietro le grandi, prendendomi anche dell’incapace da persone che ignorano la realtà come lei.
Vede, io sono un ottimo imprenditore che ha creato migliaia di posti di lavoro, naturalmente non nel calcio, e migliaia ne voglio ancora creare: non nel calcio.
Se dovessi oggi lasciare, il Palermo è una società strutturata senza debiti e bilanci di gestione in pareggio.
Anni fa ho lasciato il Venezia nella stessa situazione, senza debiti, regalando la società ai veneti: dopo quattro anni sono falliti!
Mi auguro non succeda questo quando darò il Palermo ai Palermitani e Siciliani.
Scusi il mio sfogo, ma come si dice ne ho piene le scatole.
Saluti e forza Palermo
Maurizio Zamparini