Rinnovo o non rinnovo? La guerra dei tifosi, fra passione indelebile e dignità calpestata

Si è aperta ieri mattina la nuova campagna abbonamenti del Palermo per la stagione 2016/17. Come al solito, spazio prima ai vecchi abbonati per i rinnovi delle tessere. Agevolazioni sui prezzi, tante promozioni. Eppure, aleggia tanto pessimismo e, sondando un poco il terreno, l’impressione è che saranno in tanti a non sottoscrivere nuovamente l’abbonamento. Il perché è semplice: la squadra rosanero non ha messo a segno ancora nessun colpo in sede di calciomercato. Di contro, non sono mancati nemmeno quest’anno gli addii eccellenti, vedi quelli di Vazquez, Sorrentino e Gilardino, che non saranno probabilmente gli unici di questa sessione. A completare il quadro della situazione vi è la questione della cessione della società, ormai sul mercato a detta di Zamparini da diversi mesi: tanti presunti acquirenti, nessuna reale trattativa e l’impressione che il patron friulano non voglia realmente distaccarsi del tutto dal presiedere la dirigenza. Nessun resoconto delle tessere rinnovate al termine della prima giornata della campagna abbonamenti, solo la notizia di una cinquantina di tifosi che nel pomeriggio di ieri ha manifestato proprio davanti allo stadio, invitando il popolo rosanero a non sottoscrivere l’abbonamento quest’anno. Sarà stata scarsa l’affluenza ai botteghini? Il tifo palermitano si è realmente stancato? I dati sono inequivocabili. E’ ormai lontana l’era del “Barbera” tutto esaurito, che vedeva al ritorno in A la bellezza di 32.847 abbonati. La scorsa stagione i “sempre presenti” sono stati invece poco più di diecimila: 10.023 per l’esattezza, qualche centinaio in più rispetto alla stagione 2014/15 dove erano stati in 9.730 a rinnovare. Cosa c’è alla base di questo apparente disinnamoramento? C’è sicuramente un crollo di risultati a partire da quella “maledetta” finale di Coppa Italia persa contro l’Inter al termine della stagione 2010/11. Eppure, lo slogan della campagna abbonamenti della stagione successiva fu “Questo è soltanto l’inizio”, in riferimento all’esodo di tifosi rosanero a Roma. Tra lo smantellamento della squadra (le cessioni di Pastore, Sirigu, Cassani, Liverani e Nocerino) e gli inadeguati rimpiazzi, il Palermo si è piazzato sedicesimo, ad un passo dalla serie B. Che è arrivata l’anno successivo, nonostante gli sforzi di fine stagione di capitan Miccoli e compagni. L’immediato ritorno in A e il tranquillo campionato della stagione 2014/15 non hanno riportato l’entusiasmo, anzi gli ennesimi addii di fine stagione (vedi Dybala o Belotti) hanno contribuito ad accentuare ulteriormente lo spacco. Adesso, al termine di un campionato concluso con una salvezza conquistata all’ultima giornata, la storia è sempre la stessa. Mentre la preparazione precampionato sta per raggiungere metà del suo percorso, il Palermo si presenta assai incompleto ed ancora più indebolito rispetto allo scorso anno. E’ però l’immobilità in sede di mercato che fa più inferocire il popolo rosanero, oltre che le tante contrastanti e contraddittorie dichiarazioni che giungono dai vari vertici della dirigenza. I tifosi si sono stufati, si sentono presi in giro dal loro presidente che ormai ha deciso di non investire più sulla propria squadra. Non si sentono presi in considerazione. La pazienza si è esaurita. Dunque si schierano le due fazioni, soprattutto sui social: quelli che rinnoveranno e quelli che preferiranno stare a casa per questa stagione. Da una parte c’è chi è ancora grato a Zamparini e a tutto ciò che ha regalato di emozionante dal suo approdo in società. Allo stesso tempo c’è chi decide di andare allo stadio per puro amore verso i propri colori e la propria squadra, andando al di là di ogni questione fuori dal rettangolo di gioco. Dall’altra parte c’è chi invece è stanco del modus operandi del numero uno rosanero, delle promesse non mantenute, dell’oggettivo scarso spettacolo mostrato nelle ultime stagioni. Il numero di tifosi che inneggiano l’addio di Zamparini è sempre più alto. Passione indelebile contro dignità calpestata. E’ questa la guerra dei tifosi. Niente vinti e vincitori, purtroppo. Solo un ambiente che ormai sta perdendo i suoi colori, con quel rosa e quel nero che vanno sbiadendosi sempre più.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio