Più invecchia e più e buono. Ma quale vino, è di Sorrentino che stiamo parlando! Sì, perché nonostante i capelli bianchi e i peli sulla barba grigiasti inizino a predominare sugli altri, il portiere rosanero sembra ringiovanire giorno dopo giorno. Dopo appena otto giornate, si è già perso il conto delle parate decisive compiute dal capitano. E senza nulla togliere a tutti i suoi compagni, buona parte dei meriti degli undici punti in campionato è sua. Ieri gli ultimi strepitosi interventi di una lunga serie, e stiamo parlando solo di questo inizio di stagione. Jovetic ancora non ci crede, Guarin si dispera, Biabiany si strapperebbe i capelli se solo li avesse. Stefano è un leader, un pilastro, è soprattutto un grande estremo difensore. Non è un caso se è proprio lui il calciatore del Palermo ad avere la migliore media voto fino a questo momento. Eppure…
Eppure non sono bastate le buone parate su Pandev nell’esordio contro il Genoa, la grande prestazione a Udine nella vittoria di misura contro i bianconeri, i miracoli sulle conclusioni bolognesi di una settimana fa e, per ultimi, quegli strepitosi interventi sui giocatori nerazzurri. E vogliamo soffermarci soltanto a quanto successo quest’anno. Non sono ancora bastate per fare arrivare questo rinnovo che si discute da qualche mese. Ci sono dubbi sulla sua affidabilità? La risposta è ovvia e anche se ce ne fossero stati, dovrebbero essere stati fugati definitivamente in queste ultime settimane. Forse serve una petizione, un referendum o una raccolta firme, per far arrivare quell’ultima firma sul contratto che farebbe rasserenare tanti supporters rosanero.
E poi non vorremmo esser di parte, ma un Sorrentino così non meriterebbe una convocazione in nazionale? Non deve mica prendere il posto di Buffon, ma visti i numeri 12 alle spalle del portiere juventino che non stanno sorprendendo o addirittura non stanno nemmeno giocando, un posto fra gli azzurri sarebbe più che lecito. Per un portiere che probabilmente ha raccolto meno di quanto ha seminato in questi anni, prima al Torino, poi al Chievo ed infine proprio in rosa (senza dimenticare le altre esperienze anche all’estero, una su tutte quelle all’AEK Atene).
Niente, non bastano. Niente prolungamento di contratto (in scadenza il prossimo giugno, ricordiamolo), almeno per il momento. Una chiamata dall’Italia rimarrà un sogno nel cassetto irrealizzato, probabilmente. Quel posto nella top 11 stilata da Eurosport la scorsa settimana (lo meriterebbe anche per questo weekend) sarà una magra consolazione. Ma per quel che può valere, per tutta la città di Palermo Sorrentino è da pallone d’oro.