Il Venezia riparte da Fabio Lupo come Ds. L’ex Palermo si è raccontato a “Il Gazzettino”, ha parlato della sua carriera ma anche del suo passato in rosanero: «Se a sei anni mi avessero chiesto del mio futuro avrei sognato una carriera sul campo e di sposare la bambina della porta accanto. Entrambi i sogni si sono realizzati. Ho esordito giovane, a 18 anni ero i panchina in A al Cesena gettato nella mischia contro il Napoli in Coppa. Poi due anni in B e la vittoria del campionato con l’Ancona. A 31 anni decisi di lasciare il calcio giocato. Davanti a me avevo altri quattro-cinque anni di serie C ma non mi stimolavano, ho preferito accettare la proposta del ds del Pescara Andrea Iaconi e divenni responsabile del settore giovanile. Ho iniziato a fare il Ds ad Ancona poi ho fatto tutte le categorie e in particolare a Giulianova con una squadra costruita velocemente ma bene mi ha lanciato alla ribalta e sono finito all’Ascoli. Ripescati in serie A in appena 20 giorni abbiamo costruito la quadra con elementi come Domizzi, Quagliarella e il tecnico Giampaolo. Ho girato tante piazze. Ho lavorato al Torino ed è stata un’esperienza straordinaria. Non è un club è una vera leggenda da vivere e respirare a pieni polmoni. Poi ho scelto Bellinzona, per calarmi in calcio vicino ma da noi non troppo considerato. Ho trovato un ambiente eccezionale fatto di grandissima educazione. Infine alla Samp dove ho valorizzato Maurito Icardi e ho avuto la possibilità di lavorare con un grandissimo uomo come Riccardo Garrone. Palermo? Ho iniziato benissimo, ho gettato le basi per un ben progetto che stava prendendo forma e stavamo vincendo il campionato ma è arrivata improvvisa la medaglia di Zamparini: esonerato. La vera delusione della mia carriera. Non è una vendetta il fatto che il Venezia abbia preso il posto del Palermo. Nonostante la delusione subita mi dispiace che a far spazio al Venezia sia stato proprio il team siciliano».