Rilancio Felici: «Ero finito in riserva. Non mi fermerò più fino al Palermo in C»
L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Mattia Felici, attaccante del Palermo: «Ho aspettato questo gol a lungo, l’ultimo l’avevo fatto contro il Giugliano, in casa con l’Acr Messina. Ho visto la palla entrare, non ci credevo, un gol che dedico al padre della mia fidanzata Sara, si chiamava Andrea e non c’è più». E la lunga corsa per abbracciare Pelagotti? «E’ uno dei più grandi che mi è sempre stato vicino, fin dall’inizio. Ed è prodigo di consigli. Mi aveva detto “oggi segni tu” e per questo ho fatto mezzo campo per andare da lui». Ha lanciato un segnale dopo l’esclusione di Licata? «Volevo riscattarmi, ho giocato al massimo, sono uscito dal campo per crampi, penso di aver fatto una buona gara e non voglio fermarmi». Pergolizzi era tornato nel mirino per le scelte di Licata: «Bisogna dire che il campo lì non ci ha aiutato, era molto duro e stretto. Il mister fa le sue scelte, se magari vincevamo 3-0 era il più forte di tutti, visto che abbiamo perso, ha sbagliato. Però ci siamo rifatti subito. Non trovo giusto attaccare in questo modo l’allenatore, abbiamo solo tre sconfitte e due pareggi, non si può criticare così».