Josip Posavec, il portiere croato, ha iniziato una nuova fase della sua carriera calcistica tornando in Croazia. Dopo aver trascorso due anni in Danimarca con l’Aalborg, Posavec ha firmato un contratto con il Rijeka. Nato nel 1996, la carriera di Posavec include esperienze significative con l’Hajduk Spalato, l’Inter Zapresic e il Palermo in Italia. Durante il suo periodo in Sicilia, dal gennaio 2016 al 2019, ha giocato 52 partite divise tra Serie A e Serie B. Questo ritorno in patria rappresenta per lui un’opportunità di continuare a crescere nella sua carriera in un ambiente familiare.

Di seguito quanto riportato dal Rijeka:

“Josip Posavec ha aumentato la competizione tra i portieri del Rijeka, ha scelto la maglia numero 1 e si è messo a disposizione del nuovo allenatore Željko Sopić già mercoledì pomeriggio. Dopo aver lasciato Aalborg, in Danimarca, Josip cercherà fortuna nel Quarnero.

«Innanzitutto voglio salutare tutti i tifosi e i simpatizzanti del Rijeka. La mia decisione è stata abbastanza semplice quando è arrivato l’invito di Rijeka. Anche se ero fuori dalla Croazia, ho seguito HNL, so che le ambizioni di Rijeka sono molto alte, il che mi ha attratto come atleta a venire qui. La scorsa stagione il Rijeka ha lottato fino all’ultimo per lo scudetto, disputando la finale di coppa, e quest’anno le ambizioni sono le stesse, se non maggiori. Per me è importante che ci sia un impegno per obiettivi elevati. Inoltre è nata mia figlia, volevo stare più vicino alla mia famiglia e sono sicuro che tutto questo mi darà la forza per rendere le mie partite in campo al meglio possibile», ha detto Josip Posavec nella sua prima intervista da Giocatore di Rijeka.

In HNL ha vestito le maglie di Inter e Hajduk, il campionato non gli sarà estraneo.

«Ho tanta esperienza alle spalle e credo che potrò aiutare la squadra nel miglior modo possibile. Il campionato è migliorato negli ultimi anni, mi aspetto una buona HNL visto che tante squadre puntano al top, ma la cosa più importante è che il Rijeka si concentri su se stesso, per poi trasferire l’unità con l’Armada, che ha ha sempre onorato il Rijeka, in campo. Se riusciremo a coniugare l’esperienza che abbiamo con le giovanili, con il sostegno che l’ambiente dà alla società, credo che il risultato non mancherà».