Rigore sbagliato e il Var al 100′: Palermo, solo pari con il Bari in nove

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che ieri ha pareggiato contro il Bari e sulle tante peripezie, dalle decisioni Var al rigore fallito.

Follia nella prima partita del campionato di Serie B. Non riusciamo a definire diversamente la gara di ieri. Mentre scriviamo il pubblico dello stadio San Nicola festeggia il pareggio senza reti contro il Palermo come se avesse vinto la Champions League. E fa bene, perché portare a casa un punto dopo avere giocato un tempo in dieci e oltre mezzora in nove può considerarsi un risultato di grande prestigio. I cori del popolo barese stanno sbeffeggiando calciatori palermitani (i pochi fans rosa sugli spalti sembrano increduli anch’essi), incapaci di vincere una partita giocando per buona parte della gara con due giocatori in più, non riuscendo a sfruttare un rigore calciato alle stelle da Di Mariano, riuscendo a segnare in mischia solo nel sesto minuto di recupero una rete poi annullata da Maresca quattro minuti dopo su suggerimento del Var, che ieri è stato il grande protagonista della gara.

Il Var infatti ha «costretto» l’arbitro Maresca a espellere al 5′ della ripresa il centrocampista Maita per un intervento a piedi uniti sulla caviglia di Vasic. Bari già in dieci. I Var al 21° ha convinto lo stesso arbitro ad assegnare un calcio di rigore al Palermo per la trattenuta in area di Di Cesare su Brunori, su cross da destra di Insigne. Di Mariano è andato sul dischetto è ha calciato altissimo. Ma Di Cesare che era già staro ammonito è stato espulso, Bari dunque in nove. Con due uomini in più e oltre mezzora da giocare (considerati gli otto minuti di recupero concessi di Maresca) il Palermo avrebbe avuto tutto il tempo di girare la palla, di coprire il campo contro una squadra già stanca per quanto aveva speso nel primo tempo, durante il qua- le aveva giocato molto meglio del Palermo, sfiorando per due volte la segnatura.

Non è stato uno spettacolo decente; il Bari, che era stato vittima della sua stessa foga perché quel fallo di Maita in mezzo al campo è sembrato inconcepibile, s’è difeso con coraggio, ha serrato le fila e con un po’ di fortuna ha annullato i due uomini in meno. Al Palermo resta un punto esterno che non fa mai male, ma resta soprattutto il rimpianto di avere sciupato la prima grande occasione della stagione. A chi ha visto la partita resta la sensazione che questa squadra dovrà lavorare ancora tanto (soprattutto sul mercato) perché possa considerarsi tra le pretendenti alla promozione in Serie A.