Giuseppe Conte teme la rivolta sociale nel Paese, che entro l’estate potrebbe erodere il capitale di consensi che il premier ha incrementato negli ultimi due mesi. Lo riporta “Repubblica”, spiegando come ieri il premier abbia chiesto agli italiani che non hanno ancora visto un euro dei sussidi promessi. “Ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti. Chiedo scusa a nome del governo, e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e finanziamenti si completino al più presto”, ha scritto Conte su Facebook. Conte non è convinto inoltre che Renzi possa staccare la spina. E se anche questo dovesse realmente accadere, il governo potrebbe contare su un drappello di responsabili in arrivo da Forza Italia. Silvio Berlusconi esclude un’alleanza con i Cinquestelle, ma non vuole nemmeno rischiare che si vada ad elezioni anticipate. All’idea di Renzi – il famoso governo Ursula guidato da un Pd, con dentro Forza Italia, Italia viva e i Cinquestelle governisti – non mancherebbero i numeri, ma i presupposti politici sì. Conte è convinto che non è solo colpa del suo governo se gli aiuti non sono arrivati come aveva immaginato, e ritiene che le banche potrebbero fare di più. Ma sa anche che la responsabilità politica alla fine è la sua, e che se vuole mantenere salda la rotta deve correggere questo aspetto nella fatale Fase 2. L’idea è di mettere in campo immediatamente una serie di provvedimenti che puntano a snellire la burocrazia e ad accelerare l’iter delle procedure, in modo da velocizzare l’erogazione. Una riforma strutturale, da varare senza indugi. “Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto. Sono piuttosto il vento che spinge più forte l’azione del governo” ha scritto su Facebook.