Rientro a scuola a settembre: numerose richieste di esonero degli insegnanti. Allarme in Veneto, Liguria e Campania
L’allarme è già suonato in alcune regioni come il Veneto, la Liguria e la Campania. I presidi, come spiega l’edizione online de”Corriere della Sera”, potrebbero trovarsi senza collaboratori scolastici e gli alunni senza prof.
Non solo è rimasta vuota una parte delle cattedre per le quali era prevista l’assunzione di 85 mila insegnanti. Ma il Covid-19 porta con sé anche un’altra emergenza: quella dei «lavoratori fragili» che nella scuola italiana potrebbero essere parecchi. Per legge infatti rientra nella definizione chi è affetto da più patologie contemporaneamente, gli immunodepressi, i pazienti oncologici. Si possono aggiungere anche coloro che hanno più di 55 anni (nel 2019 su 730 mila insegnanti di ruolo, quelli con più di 54 anni erano oltre 300 mila): non tutti ovviamente, ma coloro per i quali il medico Inail deciderà che è necessaria «la sorveglianza sanitaria eccezionale» prevista dalle regole generali di tutela dei lavoratori e da quelle emanate nei mesi scorsi per tutti coloro per i quali il contagio da Covid potrebbe avere conseguenze anche molto gravi, se non fatali.
Sta di fatto che la direttrice dell’Ufficio scolastico del Veneto Carmela Palumbo ha denunciato centinaia di lettere ai presidi da parte di docenti che chiedono di poter essere esonerati dal servizio.
A Salerno le richieste sono già una trentina. Il problema è che per ora i dirigenti hanno le mani legate perché mancano delle linee guida che definiscano cosa fare con questi lavoratori una volta che il medico ne ha certificato la condizione di salute.