Siamo in piena emergenza Coronavirus, almeno lei pensa di essere uscito da tre mesi da dimenticare? «Una maledizione. Tutto è iniziato dalla partita con l’Acr Messina quando mi è venuto quell’attacco influenzale. Ho saltato tre partite e lì qualcosa è cambiato, poi l’infortunio a inizio girone d’andata, proprio quando mi sentivo davvero bene, mi ha tagliato le gambe. Per fortuna nel calcio si resetta tutto. Ho voglia di fare un finale di stagione importante per riprendermi quello che è stato mio per tanto tempo».
Un giudizio sui nuovi arrivati Silipo, Lucca e Floriano. «Se i due ragazzini non fanno minimo 15 anni tra B e A hanno fallito (ride). Hanno tecnica di base da giocatori di Serie A. Devono crescere, se si rendono conto del loro potenziale hanno un grande futuro davanti. Floriano fa la differenza, ha qualità di categorie superiori, dopo l’infortunio di Santana è quanto di meglio la società potesse prendere e lo sta dimostrando». Queste le parole di Giovanni Ricciardo, attaccante del Palermo, rilasciate ai microfoni di “La Gazzetta dello Sport”.