«Non è il virus a essere diventato più buono, ma la carica virale che si è ridotta. In questo momento, come succede nelle epidemie, il virus ha una carica virale minore. Quando si determina una malattia virale non dipende solo dal virus, ma dalla sua capacità di riprodursi in ambiente umano. Questa è rallentata, ma il virus è lo stesso». Queste le parole, rilasciate in un intervento ad “Agorà” su Rai3, da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’università Cattolica di Roma e consigliere del ministero della Salute.
«Il virus da solo fa poco, in gruppo fa moltissimo – ha spiegato – In Italia ora è più isolato e più rallentato e quindi fa meno male. Ma è una situazione specifica italiana probabilmente dovuta alle misure che abbiamo intrapreso, come il distanziamento che inibisce questa capacità del virus di infettare. Aaprire le scuole in sicurezza vuol dire distanziamento, igiene, uso delle mascherine quando necessario. Come ha fatto la Cina, che ha riaperto la scuola in un Paese con miliardi di persone e non ha avuto un caso nelle scuole».