Riapertura stadi: c’è l’ok delle Regioni al 25% di spettatori con mascherina, ma il Lazio dice no
La Conferenza delle Regioni è favorevole alla riapertura degli stadi di calcio e degli altri impianti sportivi, purché si copra al massimo il 25% della capienza, il posto assegnato sia personale e distanziato da quello più vicino; con l’ingresso dopo aver misurato la temperatura. Gli spettatori, inoltre, dovranno tutti indossare la mascherina.
Non ci sta, però, la Regione Lazio. Il Presidente della regione Nicola Zingaretti spiega: “Dopo l’appello dell’Associazione Nazionale dei Presidi che solo ieri ha richiamato il senso di responsabilità di studenti e genitori invitandoli a usare sempre mascherine e distanziamento agli ingressi e alle uscite delle scuole, evitando gli assembramenti di gruppi, ritengo sbagliato oggi anche solo ipotizzare la riapertura degli stadi fino al 25% della loro capienza creando, quindi, assembramenti che possono raggiungere il numero di migliaia di persone”. Questa la sua ordinanza: “Ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica – si legge nella nota -, la presenza di pubblico sarà consentita solo presso i settori in grado di assicurare la permanenza delle persone presso la postazione seduta pre-assegnata per l’intera durata dell’evento. Gli organizzatori dovranno garantire il contingentamento ed il controllo degli ingressi e un’apposita segnaletica sui posti non utilizzabili. Sarà obbligatorio inoltre far rispettare un distanziamento minimo tra le sedute assegnate affinché tra uno spettatore e l’altro vi sia frontalmente e lateralmente, almeno 1 metro e assicurare la presenza di prodotti per l’igiene delle mani per gli spettatori e per il personale, in più punti dello stadio”. Per Roma-Juve del 27 settembre e per Lazio-Inter del 4 ottobre, di conseguenza, l’accesso allo stadio Olimpico sarà consentito ad un massimo di 1.000 persone all’aperto.