Riapertura Bar e ristoranti? Conte dice sì, ma gli scienziati frenano: “La data è il primo giugno”

Come riportato da “Tpi.it” l’Italia che è finalmente entrata nella Fase 2 della lotta al Coronavirus è chiamata adesso a stabilire quali saranno le prossime mosse verso un lento ritorno alla normalità: sono ancora tante le attività con le saracinesche abbassate e per questo motivo negli ultimi giorni si parla quasi esclusivamente della riapertura di negozi come bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, palestre e piscine. A preoccupare sono soprattutto le condizioni economiche di bar e ristoranti, i cui proprietari lamentano una profonda crisi dovuta a due mesi interi di chiusura. Un crollo di fatturato cui la riattivazione del servizio da asporto, oltre a quello a domicilio, non sembra poter rimediare. Anche per questo alcuni esercenti hanno deciso di non riaprire ancora, in attesa di chiarezza. Altri, probabilmente, non ripartiranno più. Visto che il rischio è la chiusura totale dell’attività, il pressing sull’esecutivo per una riapertura anticipata è asfissiante. Soprattutto nelle Regioni più a Sud che quotidianamente registrano pochi nuovi contagi. Quando ha presentato il Dpcm del 26 aprile, quello che ha stabilito le tempistiche per l’allentamento delle misure di lockdown, riguardo alla riapertura di bar e ristoranti Conte è stato netto: queste attività possono ripartire dall’1 giugno. Nei giorni scorsi, però, il presidente del Consiglio si è dimostrato più possibilista: “Continuando con il senso di responsabilità sin qui dimostrato, in molti territori si potranno anticipare le riaperture già nei prossimi giorni di maggio. Dal governo non c’è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo”, ha dichiarato Conte all’Agi.