Rezza: “Due mesi dopo il Paese sta molto meglio. Ma l’attenzione resti alta. Virus continuerà a circolare”

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Gianni Rezza, epidemiologo e direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità: «Due mesi dopo quel 20 febbraio, l’Italia sta decisamente meglio. Sfortuna ha voluto che l’epidemia esplodesse nella fase di picco influenzale: chi aveva il virus ma con sintomi lievi è stato scambiato per un malato d’influenza, solo i casi più gravi hanno fatto scattare l’allarme. È la dimostrazione che le misure di distanziamento hanno funzionato. E’ giusto voler tornare alla normalità, soprattutto per chi sta soffrendo economicamente. Però è anche giusto continuare a essere preoccupati. Abbiamo fatto molti progressi, abbiamo più posti nelle terapie intensive, si fanno più tamponi, ma d’ora in poi occorre agire sul territorio per identificare tempestivamente qualsiasi focolaio, perché il virus continuerà a circolare».