L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla promozione del Resuttana San Lorenzo in Eccellenza.
Si impone 3-1 il Resuttana San Lorenzo che batte a domicilio il Gangi e si laurea vincitore del Girone A di Promozione. Una grande cavalcata, quella della squadra palermitana, che ha dominato il campionato sin dall’inizio a suon di vittorie sia in casa che in trasferta. Ormai si attendeva solo la matematica per assegnare lo scettro di squadra reginetta. Ieri pomeriggio è arrivata anche questa certezza ed è festa per il Resuttana San Lorenzo.
Al «Raimondi» gli ospiti passano tra le polemiche. Minuto 31’: Albeggiano porta in vantaggio i padroni di casa mentre Rizzo cade a terra. Il direttore di gara, giustamente, concede la rete ma la capolista non ci sta e scoppia la rissa. Dopo un lungo parapiglia si decide per il fair play: Clemente fa 1-1 mentre i calciatori di Comito sbigottiti riportano il pallone a centrocampo tra l’imbarazzo generale. «Gol regolare – spiega a fine gara il tecnico biancorosso – pensavamo di aver fatto un gol antisportivo e abbiamo fatto pareggiare il Resuttana. Rivedendo però le immagini ci accorgiamo che il gol era assolutamente buono. Dispiace, chiediamo scusa ai nostri tifosi».
Nessun commento invece da parte del presidente Giuseppe Ferrarello che, contattato telefonicamente, non rilascia dichiarazioni. Nella ripresa è ancora un capolavoro di Clemente a portare in vantaggio i nerorosa. Tris che arriva allo scadere con un destro preciso di Corsino che non lascia scampo a Fagone. Triplice fischio del direttore di gara e capolista in Eccellenza. «Siamo felicissimi – sottolinea Gaetano Conte, presidente del Resuttana San Lorenzo – vittoria sudata ma meritatissima. Un grande plauso va ai nostri calciatori e a tutto lo staff che ha condotto un’impresa fantastica. Non abbiamo avuto modo di festeggiare ma lo faremo appena possibile. Un sogno che si realizza, siamo partiti dalla terza categoria e il prossimo anno giocheremo in Eccellenza. È fantastico, un ringraziamento particolare anche alle nostre famiglie».