Repubblica: “Zamparini tratta con Follieri il finanziere che visse due volte”

Una notizia dell’ultima ora ha scosso l’ambiente rosanero. Raffaello Follieri, imprenditore originario di San Giovanni Rotondo, è vicino all’acquisto del club rosanero. L’edizione odierna de “La  Repubblica”, ha deciso di parlare in maniera dettagliata della trattativa tra Zamparini e il manager foggiano, una trattativa che sembra ormai giunta alla fase conclusiva. Il giornale ha anche parlato della vita di Raffaele Follieri, dalla sua love story con l’attrice Anne Hathaway fino ad arrivare guai con la giustizia americana. Ecco quanto si legge: “Il mister X che sta per acquistare il Palermo si chiama Raffaello Follieri. È con questo quarantenne, originario di San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia, rappresentante di un fondo d’investimento con sede a Dubai e succursali in Arabia Saudita e Inghilterra, che Maurizio Zamparini tratta per cedere tutta la proprietà della società rosanero. Un’indiscrezione che, se confermata, spiegherebbe meglio le ultime operazioni all’interno dell’assetto del consiglio di amministrazione di viale del Fante e soprattutto il passaggio delle quote azionarie dalla Gasda, la cassaforte di casa Zamparini, alla stessa persona fisica del patron rosanero. Ma chi è Raffaello Follieri, l’uomo che, dopo avere tentato di acquistare il cinquanta per cento del Foggia, ha messo gli occhi sul Palermo? Follieri è un personaggio dal passato burrascoso. Un imprenditore che negli Stati Uniti — dove è arrivato nel 2003 — ha fatto la sua fortuna e, soprattutto, la sua sfortuna. Un uomo capace di passare dalle stanze dell’alta finanza a stelle e strisce a una cella del carcere federale di Loretto, in Pennsylvania. Uno del quale si è occupato la stampa patinata di mezzo mondo per la sua storia d’amore con l’attrice Anne Hathaway, resa famosa dal film “Il diavolo veste Prada”, ma che ha dato molto da scrivere anche alla cronaca giudiziaria per essere finito in cella nell’agosto del 2008 per una condanna patteggiata di quattro anni e mezzo per quattordici capi d’imputazione, fra i quali truffa e millantato credito. Insomma, un personaggio bifronte che negli Stati Uniti è entrato, anche grazie alla conoscenza con il miliardario Ron Burkle, nella cerchia ristretta dei personaggi della finanza legati a Bill e Hillary Clinton, per poi scivolare sempre più giù. Secondo l’Fbi, Follieri si sarebbe spacciato per finanziere vicino alla Santa Sede. In questa veste acquistava a prezzo scontato immobili e proprietà della Chiesa cattolica americana che aveva bisogno di fare cassa per pagare le cause milionarie intentate dalle vittime dei preti pedofili. Follieri, sempre secondo l’accusa, grazie anche a un grande apparato immaginifico che comprendeva un ufficio nell’esclusiva Olimpic Tower sulla Quinta strada, a Manhattan, riusciva a convincere gli investitori americani della bontà dell’affare, salvo poi dilapidare i soldi. Follieri si è sempre difeso dalle accuse sostenendo di aver pagato con la prigione il suo sostegno ai Democratici e alla famiglia Clinton, finanziata con munifiche elargizioni. Sta di fatto che, dopo aver pagato il suo conto con la giustizia, nel 2012 Follieri ha fatto ritorno in Italia, ha voltato pagina e ha ripreso la sua attività imprenditoriale fondando nel 2013 la FHolding Uae, il fondo che costituisce la cassaforte di famiglia e che ha sede a Dubai. Un fondo che, nonostante i mille dubbi che può lasciare la storia personale di Follieri, sembra essere solido. Le riviste specializzate gli accreditano un patrimonio di due miliardi di dollari. Un biglietto da visita che ha indotto Zamparini a dare una decisiva accelerazione all’operazione per cedere la società. La holding di Follieri si occupa soprattutto di produzione, estrazione e trasporto di petrolio e gas naturale. Le due aziende principali sono la South Oil e la Blue Lion Maritime Transport. Uno dei partner principali del fondo è Tony Podestà, presidente della FHolding Uae, un avvocato lobbista americano, fratello di John, presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton, di recente implicato anche nel Russiagate. Una quota del dieci per cento del fondo è invece in mano a Chat Johnson, presidente dello Junior Investment Oil Trust. Ad acquistare il Palermo sarebbe la Follieri Capital Limited, una società creata per l’occasione con sede a Londra in Lynton House, 7-12 Tavistock Square, e registrata nella Companies House, una sorta di registro delle imprese inglesi, con il numero 11388210. Presidente del nuovo Palermo dovrebbe essere proprio Raffaele Follieri, ma un ruolo potrebbe averlo anche il padre Pasquale. La trattativa va avanti da un paio di mesi e sin qui è stata tenuta segretissima. Una trattativa ormai alle fasi conclusive e che dovrebbe chiudersi nel giro di qualche giorno, o settimane al massimo. E che, a meno di colpi di scena, segnerà l’uscita di scena di Zamparini, che non avrà alcun ruolo nel nuovo Palermo”.

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Redazione Ilovepalermocalcio