Repubblica, Zamparini rivela: “«I miei avvocati vedranno Cascio e Baccaglini. Le strani voci messe in giro…»”

“L’ultima volta a Palermo è stata il 7 marzo. Maurizio Zamparini stava presentando il nuovo presidente Paul Baccaglini e diceva che da lì a poco sarebbe uscito di scena. Poi nulla di quello che si disse in quella conferenza stampa si è avverato e il proprietario del club rosanero non si è più fatto vedere in città fino a ieri mattina. Il suo ritorno per la verità era nell’aria. Già martedì avrebbe dovuto partecipare alla conferenza stampa di presentazione del nuovo sponsor, ma non è riuscito a raggiungere Villa Niscemi che per l’occasione si è presentata blindata, come raramente è successo, sia sul versante di piazza Niscemi che all’ingresso lato parco della Favorita. Scene che ieri non si sono ripetute allo stadio “Barbera” dove Zamparini è arrivato di buon mattino e dove era in programma la seduta di allenamento della squadra di Tedino. Come capita quando il Palermo si allena allo stadio il servizio d’ordine è stato curato dagli steward, nessun blindato, né agenti della digos a seguire i passi del patron. Zamparini ha presieduto una serie di riunioni operative, poi ha risposto alle domande dei tifosi nell’ambito dell’iniziativa “Filo diretto con…” lanciata dall’ufficio stampa del club che ha raccolto e montato quaranta domande inoltrate dai tifosi. Le risposte saranno mandate in onda sul sito ufficiale domenica mattina alle 10. «Non ho incontrato la squadra – dice Zamparini tagliando corto all’uscita dagli uffici di viale del Fante – ho parlato solo con Tedino e Lupo. Con loro vedremo se ci sono interventi da fare. Sono fiducioso per la partita contro lo Spezia». Con allenatore e direttore sportivo ha anche pranzato vicino allo stadio e poi è tornato in ufficio a piedi per sbrigare altri adempimenti prima di ripartire per Aiello del Friuli nel tardo pomeriggio. «Ricordo che tre anni fa il Napoli di De Laurentiis fece 7 mila abbonati pur avendo uno stadio da 70 mila posti – ha detto Zamparini alla Rai a proposito del flop della campagna rosanero – l’incidenza del botteghino sul bilancio sarà del due percento. Ai tifosi che non vanno allo stadio per contestare me voglio dire che non devono contestare la loro squadra. Il Palermo può permettersi di mettere i biglietti a due auro per fare andare i tifosi allo stadio, a patto che la gente vada a sostenere i giocatori. La squadra ha bisogno del loro aiuto, non io. Il Palermo non è Zamparini, il Palermo è la loro squadra ». Il patron ha detto la sua anche a proposito dell’inchiesta della procura di Palermo e della cessione del club preannunciando due appuntamenti per la prossima settimana con investitori nordamericani e con i legali di Baccaglini. «Lo studio legale Withers – dice – tiene i rapporti con investitori e compratori. La settimana prossima gli avvocati avranno un incontro con investitori nordamericani. C’è una società di revisione che sta preparando una due diligence enorme per tutte le cose che sono successe e per le strane voci false che sono state messe in giro da mesi. Io voglio cedere e il Palermo sarà ceduto, spero domattina. Ai tifosi però chiedo: se non ci fossi stato io, chi avrebbe costruito la squadra? Per i contatti che ho avuto con Cascio e i suoi uomini penso che avremo dei risultati, Viola è un grande imprenditore e mi auguro di chiudere. Abbiamo un patto riservatezza e non posso dire altro. Baccaglini? Lo studio legale per come dialoga con Cascio, con Viola e con altri può dialogare anche con lui. Anzi mi sembra che ci sia un appuntamento con l’avvocato di Baccaglini la settimana prossima. Voglio cedere, se chi si presenta ha le credenziali giuste si può trattare»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio