“L’allarme il presidente del Palermo Maurizio Zamparini lo lancia fra le righe nel corso di una lunga intervista rilasciata a RadioMed. «Se non trovo altri quindici o venti milioni di euro — dice il patron — forse non ho i soldi per finire il campionato». Poi prende anche l’impegno con i tifosi rosanero: «li troverò». Ma nel complesso il quadro che emerge dal lungo intervento radiofonico di Zamparini, fra prospettive cinesi ancora poco concrete e la certezza che comunque andranno le cose lascerà il club a fine anno, è allarmante. La gestione del Palermo ogni anno fra stipendi, trasferte, affitti e spese varie costa circa 100 milioni di euro. «Mi chiedono cosa è accaduto dopo la finale di Coppa Italia del 2011 — dice Zamparini — è molto semplice: ho finito i soldi. Fino ad allora per arrivare a 100 milioni intervenivo io in prima persona. Poi non ho più avuto i soldi. Se non vendevo Dybala, avrei avuto una quarantina di milioni di euro di perdite sul bilancio. Ma lo sapete che quest’anno se non trovo chi mette dentro altri quindici o venti milioni di euro forse non ho i soldi per finire il campionato? Sto diventando matto per trovarli e li troverò. Se vedete i bilanci ve ne accorgete da soli. A meno che non preferiate mettere la testa sotto la sabbia. Dice fandonie chi sostiene che ripiano i miei affari privati con il Palermo». Zamparini è chiaro, secco e diretto come forse era stato raramente nei confronti dei tifosi. «Spero di chiudere con i cinesi — continua Zamparini — perché dico spero? Perché un conto è avere un’operazione già chiusa. Un altro è averne una in corso e questa è in corso. I numeri ci sono, ne stiamo parlando. Dico spero perché non sono sicuro al cento per cento e non ne posso più del calcio. Abbiamo avuto delle riunioni, ne avrò un’altra a fine mese e un’altra ancora il mese prossimo. Stiamo mettendo dei paletti che riguardano tutte le operazioni che ho in piedi con i cinesi, anche quelle che ho fuori dal calcio. Ovviamente il Palermo è il mio primo pensiero». Dietro il massimo riserbo sul nome dei cinesi, Zamparini racconta un’altra verità. «Non esiste il nome del cinese — spiega — perché si tratta di un fondo di Stato. E poi la settimana scorsa ho incontrato un altro fondo cinese per i centri commerciali, poi un altro ancora per altri investimenti. Il mio intermediario principale è una società di Londra con un presidente che è cinese e che mi sta impostando l’operazione. Abbiamo firmato una clausola di riservatezza: non faccio saltare una trattativa solo per dare una notizia a voi. Quello che teme di più di tutti che i cinesi siano come gli arabi che sono arrivati in città qualche anno fa sono io: voglio uscire dal Palermo». A chi gli manifesta la preoccupazione a proposito del contesto che sta disegnando, Zamparini risponde che il futuro della società può essere roseo a una condizione. «Se metto il Palermo in mano a imprenditori seri — spiega — che riconoscono il calcio come fattore sociale, il futuro può essere buono perché c’è un evidente ritorno di immagine. Se non trovo investitori come è successo a Venezia, potrebbe succedere la stessa cosa anche a Palermo. Fare la fine del Venezia, e ovviamente spero di no, significa che quando sono andato via da lì non ci sono stati investitori che hanno garantito una continuità e sono finiti in C». Trovare un suo sostituto per guidare la società di viale del Fante è ormai diventato un impegno di prim’ordine. «Prima di tutto me lo auguro per me — conclude Zamparini — ho deciso che questo è veramente l’ultimo anno di Palermo. Se non arrivano investitori me ne vado lo stesso. Voi non mi credete e non mi meritate anche per questo. I tifosi sostengono che dico bugie? Io non ho bisogno di dire bugie, sono Zamparini Maurizio, sono la verità».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.