Repubblica: “Zamparini media, tra Foschi e Ballardini è tregua armata”

“Dice Zamparini: «Foschi e Ballardini hanno fatto pace. Avevano dei contrasti ma li hanno risolti». Dice Foschi: «Con Ballardini di recente non ho avuto un buon rapporto. Per il momento mi adeguo in virtù del contratto che lo lega alla società. Oggi è così, ma domani molte cose potrebbero cambiare». È chiaro che uno dei due ha, quanto meno, una visione distorta della realtà. La sensazione è che la vera natura dei rapporti tra il diesse e l’allenatore risieda nelle parole di Rino Foschi al sito alfredopedullà.com. Del resto non è un mistero che Foschi abbia più volte chiesto la testa di Ballardini prima di accettare di tornare in viale del Fante e non è un mistero che il neo direttore sportivo del Palermo abbia in passato ma anche adesso sondato una serie di allenatori. Giovani emergenti come Oddo, Stellone e Baroni. Esperti di lungo corso come Pioli o Reja. Sondaggi che nel tempo hanno ristretto il campo a tre nomi: Stellone e Oddo tra gli emergenti, Reja tra gli esperti. In ballo però c’è il contratto al quale faceva riferimento Foschi. 800 mila euro lordi che Zamparini non ha nessuna intenzione di gettare alle ortiche. Ecco perché in questo periodo, dopo aver messo d’accordo Foschi e Di Marzio, il presidente stia mediando per mettere d’accordo il diesse e l’allenatore. Ecco perché la sensazione è che alla fine Foschi e Ballardini possano firmare una tregua. Una tregua armata che solo nelle prossime settimane capiremo se sarà una vera e propria pace. Ieri Foschi ha nuovamente incontrato Ballardini per fare il punto della situazione e per preparare una sorta di piano tecnico. Il direttore sportivo e l’allenatore in questi giorni si sono visti più di una volta e quello di ieri potrebbe essere stato il momento giusto per sotterrare l’ascia di guerra. Una cosa gioca a favore di Ballardini: più passa il tempo e più aumentano le sue possibilità di conferma anche se le premesse per una convivenza tra Foschi e il tecnico non sono certo delle migliori e lasciano spazio a ogni possibile soluzione per il futuro. E, a proposito di futuro, Zamparini ne ha parlato a lungo a margine di una intensa mattinata di lavoro in sede in viale del Fante. In una riunione con i suoi più stretti collaboratori il presidente ha studiato il budget per la prossima stagione. Un budget che risentirà molto della cessione di Franco Vazquez. «Lo vogliono in Inghilterra – ha precisato Zamparini – ma io chiedo venticinque milioni di euro e sino ad oggi ho ricevuto offerte per cifre inferiori». Vazquez e una squadra da allestire – «prenderemo sei o sette giocatori» – ma un futuro a più ampio spettro che coinvolge direttamente la società. «Al novanta per cento venderò – ha ribadito Zamparini – Questa è la mia volontà. Non è importante guadagnarci, quanto lasciare la squadra nelle mani di chi ha voglia di investire. Viola non conferma? Se non lo fa lui non vedo perché dovrei farlo io. Io ho parlato con alcuni rappresentanti che hanno contatti anche con la famiglia Viola. Comunque ci sono diversi soggetti interessati alla società e, qualora non dovessi vendere, non sarei più il presidente». Da una parte dice di volere vendere la società, dall’altra si occupa direttamente delle vicende della squadra come ha sempre fatto. Insomma, Maurizio Zamparini è come se avesse due opzioni e una, quella che lo terrebbe in sella, in cuor suo è certamente la più gradita. E così parla di Posavec: «Non ha bisogno di una chioccia perché ha Sicignano che è il miglior preparatore d’Italia». Parla di Gilardino: «Deciderà l’allenatore, ma se dovesse andare via verrebbe adeguatamente sostituito». Parla di Benali: «Per Iachini era scarso e se il Pescara andrà in serie A lo perderemo per un milione». Parla di Hiljemark: «Nessuno è insostituibile». Parla di Embalo: «A Brescia ha fatto molto bene e tornerà di sicuro». Non può ancora parlare di Santiago Rosales, attaccante argentino di ventuno anni ormai praticamente rosanero, ma in attesa del via libera dell’Aldovisi, il suo club d’appartenenza”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio