L’edizione odierna di “Repubblica” ha stilato le pagelle per i protagonisti in negativo del 2019 rosanero. Ecco quanto si legge:
“Speranza, disperazione e rinascita. Il 2019 del Palermo ha avuto protagonisti che i tifosi ricorderanno a lungo. Da Zamparini fino a Mirri ci sono dirigenti, allenatori e giocatori che hanno determinato vicende di un anno a tratti rosa e a tratti nero. Ne abbiamo individuati sette e a loro abbiamo dato i voti.
Maurizio Zamparini 3,5
Non è zero perché ha regalato ai tifosi del Palermo la possibilità di sognare il paradiso della Champions, prima di farli risvegliare bruscamente nell’inferno della D. Ha incolpato la crisi che ha investito le sue aziende per il ridimensionamento del Palermo. Le inchieste stanno svelando il perché non sia riuscito a vendere il club, realizzare l’ennesima plusvalenza e tenere a galla la società per il bene dei tifosi che lo hanno amato alla follia e poi contestato aspramente.
Clive Richardson 4
Resta il dubbio che si sia ritrovato in mezzo a un’operazione che non aveva capito del tutto. E già questo basterebbe a giustificare il brutto voto. Nella peggiore delle ipotesi è stato parte integrante di un piano che Repubblica ha svelato portando alla luce le intenzioni del faccendiere Corrado Coen come manovratore di una cessione che vedeva dallo stesso lato del tavolo chi voleva vendere e chi voleva comprare: Maurizio Zamparini, Emanuele Facile, Maurizio Belli e Clive Richardson.
Rino Foschi 6
Sul giudizio pesa l’ultimo periodo, quando non ha preso le distanze da Zamparini, provando a difendere l’indifendibile. Il giudizio migliora perchè si è intestato le azioni del club per trovare un acquirente solido, rischiando di rimanere con il cerino acceso in mano. Giudizio positivo perché ha fatto la storia del club costruendo il più bel Palermo dell’era Zamparini, mezzo punto in meno perché a febbraio da una parte sosteneva di avere una cordata pronta per salvare il Palermo e dall’altra ha lasciato Dario Mirri da solo nella ricerca infruttuosa di un acquirente.
Salvatore Tuttolomondo 2
È l’uomo che ha accompagnato al funerale il vecchio Palermo. Ha sventolato carte sostenendo di avere pagato stipendi attraverso istituti di credito che lo hanno smentito. Ha portato con sé a Palermo Fabrizio Lucchesi coinvolgendolo in un’impresa che lo ha definitivamente fatto fuori dal mondo del calcio in una piazza dove sperava invece di rilanciarsi”.