Repubblica: “Viareggio incorona il bomber rosa, finale amara per la Primavera del Palermo”

“Un’incetta di premi individuali e un grandissimo rammarico. Torna così da Viareggio la Primavera del Palermo dopo la finale persa contro la Juventus per 3-2. Eppure per larghi tratti, soprattutto nel secondo tempo, i baby rosanero allenati da Giovanni Bosi hanno anche messo in difficoltà i bianconeri dell’ex terzino del Palermo Fabio Grosso. A decidere la partita sono state le reti di Kastanos, Vadalà e Di Massimo per la Juventus; per i rosanero, invece, doppietta di La Gumina. Proprio il bomber rosanero è quello che ha raccolto i maggiori consensi: l’attaccante ha blindato il suo titolo di capocannoniere del torneo con 9 reti, poi si è aggiudicato anche il “Golden Boy” grazie ai voti di una giuria di esperti. Un riconoscimento è andato anche a Leonardo Marson, miglior portiere del torneo, e al centrocampista Simone Santoro, premiato come giocatore più giovane della finale: il centrocampista è naUn’incetta di premi individuali e un grandissimo rammarico. Torna così da Viareggio la Primavera del Palermo dopo la finale persa contro la Juventus per 3-2. Eppure per larghi tratti, soprattutto nel secondo tempo, i baby rosanero allenati da Giovanni Bosi hanno anche messo in difficoltà i bianconeri dell’ex terzino del Palermo Fabio Grosso. A decidere la partita sono state le reti di Kastanos, Vadalà e Di Massimo per la Juventus; per i rosanero, invece, doppietta di La Gumina. Proprio il bomber rosanero è quello che ha raccolto i maggiori consensi: l’attaccante ha blindato il suo titolo di capocannoniere del torneo con 9 reti, poi si è aggiudicato anche il “Golden Boy” grazie ai voti di una giuria di esperti. Un riconoscimento è andato anche a Leonardo Marson, miglior portiere del torneo, e al centrocampista Simone Santoro, premiato come giocatore più giovane della finale: il centrocampista è nabalizzano il più possibile. Il Palermo invece punta sulla valorizzazione di calciatori palermitani e siciliani. I rosanero possono diventare l’Atletico Bilbao italiano (squadra formata interamente da giocatori baschi, ndr): del resto ha un bacino d’utenza enorme: a Catania, Messina, Trapani e Siracusa non è che facciano tanto a livello di settore giovanile». A mettersi in mostra nella finale è soprattutto Antonino La Gumina. Per due volte l’attaccante ventenne palermitano riacciuffa la Juventus che passa per prima in vantaggio, al quattordicesimo con Kastanos e al trentaquattresimo con Vadalà su calcio di rigore. La Gumina prima sigla l’1-1 raccogliendo una goffa respinta del portiere juventino Del Favero, poi fissa il 2-2 su calcio di rigore che manda le squadre negli spogliatoi. La squadra di Bosi crea almeno quattro palle gol: due con Bonfiglio, una a testa con La Gumina e Lo Faso. Poi il rigore che chiude la partita, che Di Massimo realizza. Il Palermo ci prova fino alla fine e protesta per la mancata concessione di un rigore, proprio allo scadere, per un fallo di mano su tiro del solito La Gumina. «Il nostro allenatore Bosi è amareggiato – dice a fine partita La Gumina – posso solo rincuorarlo dicendo che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Mi sento pronto per giocare in A, in allenamento mi confronto spesso con Gilardino. Parliamo molto e mi dà tanti consigli». Oltre all’amaro in bocca, in casa rosanero resta la consapevolezza che quella imboccata è la strada giusta. «Avremmo meritato più fortuna – dice il responsabile del settore giovanile Dario Baccin – nonostante le difficoltà riusciamo sempre ad essere al passo delle big. Non ha senso andare all’estero a cercare ragazzi mediocri, quando abbiamo una regione ricca di talenti. Il nostro è un progetto serio che sta dando i suoi frutti anche se non è semre facile dargli continuità»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “la Repubblica”.