Due squadre, due storie che si intrecciano con la carriera di Valerio Verre. Da una parte il Palermo, la squadra che lo ha lanciato tra i grandi e dove oggi cerca una nuova affermazione; dall’altra la Sampdoria, il club che gli ha permesso di vivere l’esperienza della Serie A, ma che ha anche segnato momenti difficili nella sua carriera. Domenica, al Barbera, Verre affronterà i blucerchiati con un duplice obiettivo: trascinare il Palermo e prendersi una piccola rivincita personale.
Come racconta Alessandro Geraci su Repubblica Palermo, la carriera di Verre è stata un continuo andare e venire tra Palermo e Sampdoria. La sua prima esperienza in rosanero risale al 2013-14, quando, appena 19enne, contribuì alla storica promozione in Serie A con un record di 86 punti. Dopo quella stagione, Verre tornò a Roma per poi proseguire il suo percorso di crescita tra Perugia, Pescara e Verona.
Nel 2017 arriva la prima avventura con la Sampdoria, seguita da prestiti e un ritorno a Genova nel 2020. Nonostante un rinnovo fino al 2025, il rapporto si incrinò e Verre fu ceduto all’Empoli, dove giocò poco. Nel 2023, il centrocampista torna al Palermo in prestito, lasciando il segno con il celebre gol da 57 metri contro il Frosinone. Tuttavia, la mancata promozione ai playoff e la scelta di non riscattarlo lo riportarono alla Samp, dove il caos societario e i contrasti per il suo ingaggio lo lasciarono ai margini del progetto.
L’estate 2024 segna un nuovo inizio per Verre, che approda al Palermo a titolo definitivo con un triennale. Sotto la guida di Dionisi, sta ritrovando continuità e, al momento, è preferito a Ranocchia, anche se non è escluso un utilizzo di entrambi.
Domenica sarà una partita speciale per Verre: da un lato, la voglia di stupire con la maglia rosanero; dall’altro, il desiderio di una rivincita personale contro una Sampdoria che, nel bene e nel male, ha segnato capitoli importanti della sua carriera.