L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il ritorno in rosa di Valoti, da calciatore a dirigente. Ecco quanto si legge:
“Da fedelissimo di Lino Mutti nel centrocampo del Palermo del 2001/ 2002 a dirigente che deve prendere in mano nel più breve tempo possibile lo spogliatoio rosanero. Sedici anni dopo, per farsi accettare nello spogliatoio rosanero, Aladino Valoti vuole usare le stesse dinamiche di quando giocava. Nello spogliatoio che ha salutato fra gli applausi l’ultimo discorso dell’ex direttore sportivo Fabio Lupo, Valoti si è presentato ieri per la prima volta con l’obiettivo di entrare in sintonia con il gruppo il più velocemente possibile. «Voglio propormi in modo sereno – dice Valoti – chiedendo ai giocatori la massima disponibilità nell’organizzazione di gioco, sotto il profilo fisico e delle motivazioni. Mi sono confrontato con Lupo, un professionista serio che deve essere felice della stima nei suoi confronti da parte dei giocatori. Ho apprezzato quello che mi ha detto e penso che mi sarà utile». A portarlo a Palermo da giocatore fu Mutti che lo aveva avuto a Verona, Piacenza e Cosenza. Oggi il suo sponsor è stato uno dei consiglieri più fidati di Zamparini. « Avevo già avuto un contatto con il Palermo questa estate – dice Valoti – mi aveva chiamato Gianni Di Marzio dicendomi che Zamparini mi voleva. Poi non si è più fatto nulla. Una ventina di giorni fa ho ricevuto la stessa chiamata da Di Marzio. Poi ci siamo visti con Zamparini e abbiamo fatto più di una chiacchierata ». Fra i punti sui quali dovrà intervenire Valoti c’è l’aspetto mentale della squadra. Ed è per questo che con l’ex direttore sportivo del Sudtirol è arrivato in rosanero anche Andrea Cannavacciuolo con il ruolo di mental coach. Una figura che non è del tutto nuova in viale del Fante: due stagioni prima che Valoti arrivasse in rosanero da giocatore il Palermo ingaggiò la psicologa Vera Slepoj. «Cannavacciuolo è un collaboratore – dice Valoti – che lavora con me già da un po’. È uno di quelle figure che può dare una mano in più. Non serve pensare a preparare la squadra all’eventualità dei play-off. Siamo ancora in corsa per la promozione diretta, non possiamo sprecare energie e dobbiamo pensare solamente al Parma». Per Valoti il primo approdo in rosanero fu verso la fine della carriera da calciatore, quello di oggi invece è all’inizio di quella da dirigente. « È senz’altro l’opportunità più importante che ho da quando ho imboccato questa strada – dice – Ho grandi motivazioni. Ringrazio Zamparini per l’opportunità che mi sta dando»”.