L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, Agenzia italiana del Farmaco:
«Aspettiamo la pubblicazione dei dati finali delle aziende farmaceutiche. Poi partiremo con approvazione e distribuzione. Pfizer ha predisposto contenitori hoc per il trasporto delle fiale. Sono pieni di ghiaccio secco e conservano i vaccini per 10 giorni. Lo stabilimento è in Belgio, a una giornata di camion da noi. Potremmo cercare di avere consegne periodiche frequenti e non avere bisogno di troppi freezer».
«È solo un termine orientativo, ma Pfizer potrebbe consegnare all’Italia
3,4 milioni di dosi tra fine gennaio e metà febbraio. Poiché serve un richiamo, parliamo di 1,7 milioni di persone. I vaccini verrebbero consegnati in modo scaglionato per ridurre i problemi di stoccaggio. Il commissario Arcuri coordinerà la distribuzione alle regioni in base a un documento di programmazione del dipartimento prevenzione».
«In modo equo fra le regioni. L’ordine di vaccinazione per le prime dosi è già fissato. Si parte con le persone più a rischio: operatori sanitari, forze
dell’ordine, grandi anziani e ospiti delle Rsa. Parliamo di circa 10 milioni
di persone. Ci vorrà qualche mese, a partire dalle prime consegne».