Repubblica: “Usura «I boss fanno affari sulla crisi». Il barista di Palermo «Ero appena uscito dalla banca e ha squillato il cellulare: tranquillo, ti finanziamo noi»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” racconta le vicende di Giulio, barista di Palermo. «Ero disperato, dopo dieci anni avrei chiuso il mio bar. L’emergenza coronavirus mi ha spezzato le gambe. Ero appena uscito dalla banca quando mi ha squillato il cellulare. Era un numero anonimo. Un uomo si proponeva di aiutarmi, qualcuno gli aveva girato il mio numero. Non mi disse il suo nome. Ma sapeva che ero nei guai e mi offrì un prestito. Chiarì che i tassi sarebbero stati più alti di quelli della banca. Un’altra persona accanto a lui mi suggeriva di non perdere quell’occasione. Non so se fossero estorsori o usurai. Mi parlavano di una finanziaria parallela. Ero disperato, li incontrai. Erano distinti, ben vestiti, non avevano facce da criminali. Però percepivo qualcosa di strano, non fecero il nome di nessuna finanziaria. “I soldi te li diamo noi”, poi avremmo discusso i dettagli. Ho avuto paura, ho preso tempo». Giulio, dopo aver riaperto il bar grazie all’aiuto di famiglia e amici, ha due strade: la denuncia o il silenzio. «Ho molta paura, mi affido all’associazione».