“La scintilla che avrebbe dovuto infiammare il Palermo che Novellino auspicava alla vigilia forse non è scoccata sino in fondo, ma a Empoli si è acceso un fuocherello che può riscaldare i cuori dei tifosi rosanero. Lo zero a zero che ha generato il primo punto della gestione Novellino, non passerà alla storia per lo spettacolo, ma è il risultato di quello che il Palermo ha cercato. Nel senso che la squadra rosanero voleva tornare imbattuta dalla Toscana e così ha fatto. Resta il rimpianto di una gara che il Palermo ha controllato dall’inizio alla fine, nella quale non ha rischiato mai nulla, ma che alla fine porta nelle casse rosanero solo un pareggio. Un pari che, con i tempi che corrono, è sicuramente importante soprattutto per la serenità e l’autostima della squadra. Prepararsi al rush finale della stagione partendo con una sconfitta a Empoli sarebbe stato drammatico. E invece il Palermo fa un piccolo passo in avanti a prescindere dal fatto che, se oggi il Frosinone riuscirà a battere la Fiorentina, i rosa verranno scavalcati dai ciociari. «Dovevamo sfruttare meglio le occasioni che abbiamo avuto — dice Novellino a fine gara — A parte la scintilla che cercavo e che secondo me si è vista, quello che più mi conforta è il fatto che la squadra ha giocato da squadra». In effetti i rosa sono sembrati compatti. Hanno sbagliato pochissimo e imbrigliato l’Empoli concedendo il pallino del gioco, ma pronti a controbattere. Veloce nella ripartenze e con una difesa molto solida, il Palermo ha giocato una gara, si di contenimento, ma che alla fine vede la bilancia delle occasioni pendere dalla parte rosanero. Jajalo davanti la difesa ha giocato un’ottima partita. Ha annullato Saponara, decisivo nella gara di andata, e ha anche provato a impostare l’azione. Discorso a parte merita Vazquez. Nel 4-1-4-1 di Novellino, il Mudo rappresentava il giocatore più avanzato. L’argentino si è mosso bene, ma spesso è stato costretto a partire da lontano e si è trovato troppo isolato per i mancati inserimenti degli esterni. «Vazquez è un giocatore straordinario — dice ancora l’allenatore del Palermo — Nell’uno contro uno è decisivo. Bisogna metterlo in condizione di dialogare meglio con i compagni». In effetti questa sarebbe una soluzione da cercare visto che spesso Vazquez ha cercato da solo la soluzione verso la porta senza il supporto dei compagni. Come se lui parlasse una lingua calcistica sconosciuta alla maggior parte dei suoi compagni. Il dato confortante è che il Palermo ha impostato e condotto la partita cosi come l’aveva preparata e soprattutto non ha subito in difesa. Il primo tiro dell’Empoli, se così si può definire, è una conclusione alla mezzora di Paredes senza velleità. Anche nella ripresa l’Empoli non si vedrà quasi mai mentre i rosa hanno portato più di un pericolo dalle parti di Skorupski. «La squadra ha giocato la partita come volevamo — dice Novellino — Siamo ripartiti e abbiamo creato gioco. Potevamo sfruttare meglio alcune situazioni, ma sono comunque soddisfatto perché questo aumenta l’austostima della squadra. Non abbiamo subito un tiro in porta e la squadra ha risposto come mi attendevo e come avevamo preparato in settimana». Insomma, si va avanti a piccoli passi. Cercando di ricostruire sulle macerie, soprattutto ambientali,mdegli ultimi tempi. «La pausa — dice Novellino — ci servirà per lavorare. La squadra ha dimostrato che possiamo continuare sulla strada che abbiamo intrapreso». Una strada che comunque resta impervia e piena di insidie”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.