SERIE A

Repubblica: “Un milione all’anno il giro d’affari degli Ultrà: «I soldi prima del tifo»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’inchiesta sugli ultrà di Milan e Inter.

L’indagine della Procura di Milano ha portato alla luce una vasta rete di affari e profitti legati al mondo degli ultrà interisti, con un flusso di denaro che tocca cifre altissime, derivante dalla gestione dei biglietti, merchandising, parcheggi e bancarelle intorno al Meazza. Si stima che solo dai biglietti del campionato 2022/2023 siano stati incassati circa 260 mila euro, senza contare i guadagni derivanti dalla finale di Champions League a Istanbul, che hanno ulteriormente gonfiato le casse degli ultrà fino a sfiorare il milione di euro.

Il leader della Curva Nord, Marco Ferdico, insieme ad Antonio Bellocco, legato alla ‘ndrangheta, e Andrea Beretta, che gestisce il merchandising, sono tra i principali protagonisti dell’organizzazione. L’indagine ha rivelato una spartizione di enormi somme di denaro, non priva di tensioni e conflitti interni, culminata con l’omicidio di Bellocco, accoltellato da Beretta.

La gestione dei biglietti per la finale di Champions League è uno degli esempi più evidenti di come i profitti siano stati ricavati. I leader del gruppo pagavano i biglietti 80 euro per poi rivenderli a 600, con ulteriori ricarichi da parte di altri membri che li rivendevano a prezzi ancora più alti. Il totale dei guadagni derivanti da questa operazione si avvicina a un milione di euro, con una spartizione che ha generato malumori tra i vari membri dell’organizzazione.

Oltre ai biglietti, altre fonti di guadagno includono il negozio di merchandising a Pioltello, gestito da Beretta, e i parcheggi del Meazza, il cui controllo è legato a famiglie criminali come i Calabrò e i Fidanzati. Giuseppe Caminiti, responsabile dei parcheggi, ha condiviso parte degli incassi con Beretta, in una tradizione che risale ai tempi di Vittorio Boiocchi, storico capo ultrà ucciso due anni fa.

Per la Procura, questo sistema evidenzia come la passione per il calcio sia stata piegata a interessi economici e affari illegali. Le intercettazioni rivelano discussioni continue su come spartire i guadagni, con Bellocco che si lamenta di presunti ammanchi nei conti, sospettando che Beretta nascondesse parte dei profitti.

Il quadro che emerge è quello di una gestione completamente incentrata sull’ottenimento di lauti profitti, lontana dai veri valori dello sport, con forti infiltrazioni della criminalità organizzata.

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Redazione Ilovepalermocalcio