L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Matteo Brunori e l’anno incredibile che lo ha portato dalla C all’azzurro.
28 dicembre del 2021. Matteo Brunori ha 27 anni, gioca nel Palermo in serie C, in prestito dalla Juventus, e ha segnato 7 gol in un campionato dove il suo record personale risale a tre anni prima, quando ne ha fatti 17 con la maglia dell’Arezzo. Trecentosessantacinque giorni dopo, il bomber italo brasiliano è il capitano rosanero in serie B, dove è vice-capocannoniere con 9 reti, parte di un bottino record di 34 gol nell’anno solare 2022, che gli sono valsi uno stage con la nazionale di Roberto Mancini, in cui ha fatto in tempo a mettersi in mostra. Basta questo biglietto da visita per descrivere l’anno d’oro della metamorfosi di un giocatore che non solo ha portato il Palermo in serie B, ma è già diventato una bandiera. C’è stato un momento, in estate, in cui Brunori aveva segnato di più di campioni come Benzema e Mbappé e guidava le classifiche dei marcatori dei campionati professionistici.
Alla fine del 2022, con 34 reti – 22 in C tra campionato e play-off, 3 in Coppa Italia e 9 in serie B – nel 2022, la punta rosanero è stata la più prolifica nei campionati professionistici italiani. Dopo il digiuno contro Catanzaro e Monterosi, l’attaccante umbro, ha segnato il 2 febbraio nel derby contro il Messina. Da quel momento non si è più fermato, con 4 doppiette e un gol in ogni partita, eccetto nel pareggio contro la Fidelis Andria. Un bottino di 25 gol, di cui 18 nel solo girone di ritorno, che lo ha consacrato capocannoniere del campionato e a cui si sono aggiunte 4 reti decisive nei play-off.