Repubblica: “Tutti vogliono il tampone, il Buccheri si arrende. Sanità pubblica in crisi, affari d’oro per i privati”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle prenotazioni per i tamponi. L’ospedale Buccheri La Ferla le ha chiuse. Ad oggi ci sono 190 tra medici e infermieri impegnati sette giorni su sette in tutti i distretti di Palermo e provincia che eseguono i tamponi.

La richiesta cresce di giorno in giorno e ciò si traduce in turni raddoppiati. La sanità pubblica è sotto stress, c’è un divario tra la richiesta e la possibilità di effettuare tamponi a tutto.

Il gab alimenta il business dei privati, autorizzati e no a eseguire i tamponi, con tariffe fino a 130 euro. «Da noi ci sono 40 tra medici e infermieri impegnati sette giorni su sette — dice Giuseppe Termini, direttore del presidio Casa del Sole — non è un lavoro che si svolge con orari di ufficio, non esistono sabato, domenica o festivi: si deve gestire l’emergenza. Oltre alla gestione domiciliare dei pazienti contagiati, dobbiamo fare il tampone ai soggetti a fine quarantena con la modalità ” drive in”: a questi vanno aggiunti i tamponi fatti negli enti pubblici, alle forze dell’ordine, in alcuni assessorati. Solo oggi ne abbiamo fatti 320 all’assessorato Famiglia, e ci sono anche alcuni enti che seguono pazienti autistici: 500- 600 tamponi giornalieri».