L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui danni nel mondo del calcio. Emerge un buco da 504 milioni, anche se le stime dell’advisor Openeconomics per il 2020 evidenziavano un rosso di 290 milioni tra entrate e uscite. Se il campionato fosse terminato a porte chiuse, il danno sarebbe di altri 294 milioni di euro, oltre le perdite previste. Ma se non si riuscisse a terminare la stagione la perdita sarebbe di 504 milioni in più rispetto alle previsioni pre-coronavirus. In tutto, quindi, il rosso arriverebbe a quasi 800 milioni (504 + 290). I settori più colpiti sono quelli del ticketing, biglietti, abbonamenti, ricavi da sponsor e attività commerciali. Nel “Fondo salva calcio” si può evidenziare un piano nazionale per il rinnovamento delle infrastrutture sportive. La cessione dei diritti di superficie a 90 anni degli stadi, sul modello del Friuli di Udine. La detrazione fiscale per la costruzione o ristrutturazione degli stadi. La contribuzione per ammodernamento degli impianti con risorse provenienti da scommesse sportive. L’effetto sarebbe la creazione di nuovi posti di lavoro.