L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle scelte di Corini in vista del match contro la Ternana.
Il ritorno del tridente d’attacco per provare a fare il risultato e scardinare una difesa della Ternana, che in casa ha subito solo una rete in tre gare. E anche il rientro di Dario Saric dopo l’esordio con la nazionale, che potrebbe essere l’uomo in più. Il Palermo di Corini, che oggi alle 14 gioca al Liberati di Terni, è chiamato a fare punti dopo 4 sconfitte nelle ultime 5 gare. E soprattutto deve tornare a fare gol per invertire l’astinenza: 6 reti in 7 partite, di cui appena una nelle tre gare lontane del “Barbera”. Per questo, il tecnico rosanero sembra intenzionato a riprendere il suo 4-3-3 tipo, con i due attaccanti esterni a supporto di Brunori, accantonando, quantomeno dall’inizio, l’ipotesi di mettere un uomo tra le linee sulla trequarti come aveva fatto nella gara contro il Sudtirol.
Ma gli infortuni e gli acciacchi lasciano aperto qualche ballottaggio. In porta è confermato Pigliacelli, difeso da Corini dopo la papera costata cara contro gli altoatesini: «Quello del portiere è un ruolo molto delicato e io voglio consolidare questa scelta». In difesa, il centrale rumeno Nedelcearu è certo del posto e giocherà al fianco di Marconi, in vantaggio su Bettella, recuperato dall’infortunio. Sulle fasce molto dipende dal recupero di Mateju. Se il ceco, che in settimana ha avuto un affaticamento, dovesse essere in buone condizioni, potrebbe fare il titolare sulla sinistra o prendere il posto di Buttaro sulla destra, nella zona del campo a lui più congeniale. Altrimenti, sulle corsie laterali giocheranno Sala e Buttaro. Nella linea mediana, invece, la gran e novità è il rientro dall’inizio di Dario Saric, l’acquisto più costoso del Palermo, che sinora, complice l’arrivo a fine mercato e poi anche la convocazione in nazionale durante la sosta, non ha avuto molto tempo per integrarsi a pieno nel nuovo Palermo. «I 70 minuti con la Bosnia gli hanno fatto molto bene, l’ho visto molto libero mentalmente e su di lui crediamo molto», ha sintetizzato Corini alla vigilia. L’allenatore si aspetta moltissimo anche da Di Mariano, che non è ancora riuscito a dare il contributo che tutti si aspettavano alla fase offensiva, ma ha dimostrato, partita dopo partita, una grande volontà e una costante crescita della condizione fisica.
“È uno di quei giocatori che durante la sessione del mercato prima di trasferirsi al Palermo non ha avuto l’opportunità di lavorare serenamente, ma adesso sta trovando la condizione giusta e presto arriverà anche uno stato di libertà mentale che gli consentirà di essere sereno sotto porta e trovare il gol», ha detto nel pre-gara sul fantasista palermitano Corini, che ha anche ricordato il suo contributo nel gol contro il Genoa e il palo sfortunato nella gara contro il Sudtirol. L’altro ballottaggio è tra Elia e Valente, con il primo recuperato dall’infortunio, un falso allarme, e il secondo che scalpita per una maglia da titolare che manca da Bari. Dall’altra parte il Palermo troverà una Ternana di Lucarelli in grande salute: tre vittorie consecutive, quinta in classifica, imbattuta in casa. Non ci sarà l’ex dell’ultimo Palermo in B Cesar Falletti e non sono al meglio due pedine importanti del pacchetto offensivo come Agazzi e Favilli, che potranno essere convocati. L’ex bomber del Livorno dovrebbe schierare così il suo solito 4-3-2-1 con Iannarilli tra i pali, Mantovani e l’ex rosa Corrado sulle fasce, con Capuano in coppia con Sorensen nel tandem centrale. A centrocampo Cassata, affiancato da Coulibaly e Di Tacchio, dovrebbe sostituire Agazzi. E sulla trequarti il recuperato Palumbo farà coppia con Partipilo, a supporto di Donnarumma, bomber da 89 gol e 28 assist un serie B.