L’amministrazione comunale di Palermo ha intenzione di proporre una nuova convenzione per la gestione dello stadio Renzo Barbera, che seguirà un piano articolato in tre fasi. Come riportato da Valerio Tripi su La Repubblica, si partirà dalla rimozione delle criticità che ostacolano l’agibilità dell’impianto, per poi passare al miglioramento della fruibilità e, infine, all’ammodernamento complessivo. Quest’ultima fase sarà basata su un progetto di ristrutturazione che dovrà essere presentato dal club. La proposta del Comune prevede una durata con rinnovi automatici, vincolati al completamento dei diversi passaggi.
Per il Palermo, l’idea di una convenzione legata al raggiungimento degli obiettivi non rappresenta un problema, né lo è il pagamento del canone d’affitto. Tuttavia, il vero nodo resta la durata. L’ipotesi avanzata dall’amministrazione prevede 20 anni, rinnovabili automaticamente per altri 20, una proposta che il club considera insoddisfacente. Per comprendere meglio il contesto, si può guardare al modello adottato dal comune di Torino con il Torino FC: in quel caso, la concessione prevede un pagamento annuo di 500 mila euro, con l’impianto consegnato chiavi in mano e i lavori di adeguamento Uefa a carico del Comune. Con una spesa complessiva di 40 milioni di euro, sarebbe necessaria una durata di 80 anni per ammortizzare i costi.
Nel frattempo, per ottenere il certificato di idoneità statica, il Palermo deve intervenire su diverse aree dello stadio: mettere in sicurezza i gradoni, sostituire i solai in acciaio, ottimizzare l’impianto idrico sanitario, ripristinare le luci di emergenza e migliorare le vie di fuga. Come sottolineato da Valerio Tripi su La Repubblica, uno degli ostacoli principali è rappresentato dalla lentezza della burocrazia. Un esempio emblematico è il problema delle infiltrazioni d’acqua nella tribuna coperta. Tra settembre e ottobre, il club aveva offerto al Comune due opzioni: 20 mila euro per un intervento temporaneo o 200 mila euro per un rifacimento completo. Tuttavia, gli uffici comunali stanno ancora aspettando i preventivi per prendere una decisione.
Il tempo stringe, e il Palermo è determinato a superare questi ritardi per garantire la piena funzionalità dello stadio e affrontare le sfide future con una struttura all’altezza delle ambizioni del club.