“Clive Richardson, Emanuele Facile e John Treacy. […] Un nuovo consiglio che sarà nominato in occasione della prossima assemblea generale degli azionisti del Palermo della quale, però, ancora non è stata comunicata né la data, né chi sono gli stessi azionisti del club che la compongono. Tutti e tre sono presenti all’interno di una sola delle società che compongono la galassia di quelle che al momento si possono incontrare provando a risalire da viale del Fante verso i veri proprietari prima di perdersi fra nomi simili, ricapitalizzazioni da poche migliaia di sterline e cambi di settore di investimento: la Sport Capital Group Investments Limited, capitale sociale 100 sterline, che in cambio di 10 euro avrebbe preso il controllo delle azioni del Palermo in rappresentanza dei veri proprietari del club. Clive Richardson, che già firma i comunicati ufficiali in qualità di presidente, è il terzo presidente non proprietario dopo Paul Baccaglini, Giovanni Giammarva e Daniela De Angeli. È l’uomo che ha dato l’annuncio dell’acquisto del club facendosi intervistare dal canale televisivo Pop Economy nella tarda serata del 3 dicembre ed è anche lo stesso che nella controversa conferenza stampa dell’indomani sedeva al centro del tavolo dei relatori accanto a Zamparini prima che l’imprenditore friulano gli lasciasse la scena. […] Richardson compare trentasei volte nel registro imprese britannico con altrettante società diverse, in dodici delle quali mantiene ancora un ruolo attivo. Nel corso della sua carriera manageriale si è occupato di sviluppo e consulenza aziendale. Emanuele Facile, classe 1963, sarà l’amministratore delegato del Palermo ed è il socio fondatore, presidente e amministratore delegato della Financial Innovation, la società che per conto di Maurizio Zamparini con Maurizio Belli ha fatto da advisor nella cessione agli inglesi. Ha un’esperienza di trent’anni in società di consulenza «con competenza in finanza e gestione del rischio per banche e imprese». E nella sua biografia sul sito della Financial Innovation si legge: «Già docente per il corso di tesoreria e gestione dei rischi finanziari di impresa nel biennio specialistico di finanza aziendale all’università Bocconi di Milano». Belli, socio di Facile e dispensatore di risposte per conto degli inglesi nel corso della conferenza stampa del 4 dicembre, a domanda diretta rispose che «non necessariamente» Facile sarebbe stato coinvolto nell’acquisto del Palermo e che «si sarebbe occupato di attività di consulenza nell’ambito della cessione». Oggi, invece, è prossimo a diventare l’amministratore delegato rosanero. Il semplice consigliere d’amministrazione John Michael Treacy, classe 1981, in realtà è il personaggio più conosciuto negli ambienti della finanza. Bloomberg, il punto di riferimento mondiale nel settore dei mass media che si occupano di finanza, lo lega a diverse società in tutto il mondo, ma nessuna di queste è strettamente legata al Palermo e in nessuna figura come proprietario: riveste nella maggior parte dei casi ruoli da consulente o direttore. Legata alla società di viale del Fante potrebbe essere la partecipazione che ha al momento per poche migliaia di sterline nella Pelican House Mining che da mercoledì ha cambiato nome in Sport Capital Group Plc. E intanto c’è da registrare un nuovo cambio di denominazione sociale: la Sport Capital Group Limited, la società che ha annunciato di avere assunto il controllo della proprietà del Palermo attraverso la Sport Capital Group Investments Ltd, da ieri si chiama Sport Capital Group Holdings Limited. Di tutti questi movimenti continua a esserci traccia nel registro imprese britannico. Ma fino a ieri sera, alla Camera di commercio italiana, nessuno aveva ancora comunicato il passaggio di proprietà del Palermo”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” che parla del nuovo consiglio d’amministrazione del Palermo.