L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Trapani che sogna il ripescaggio in C.
Ha senso per il Trapani sognare un ripescaggio in serie C? È il quesito che si pongono in questi giorni tutti i tifosi granata, dopo la vittoria nella finale dei play-off ottenuta domenica scorsa a Locri. A essere realisti, le possibilità sembrano poche, ma non è detta l’ultima parola. Nell’immediato dopo gara di Locri, il nuovo patron Valerio Antonini ha lasciato aperta la porta della speranza, dichiarando senza esitazioni che avrebbe esplorato ogni sentiero capace di condurre a un’ammissione in extremis del club granata nel calcio professionistico.
Com’è noto, la vittoria nei playoff nei nove gironi del campionato di serie D non assicura alcuna promozione. Attribuisce, invece, un punteggio, che, unito ad altri parametri (bacino d’utenza, punti conseguiti in stagione regolare, storia calcistica della città, ecc.), consente di stilare una classifica delle possibili ripescate. Il documento ufficiale che sancirà i criteri di ripescaggio in serie C per questa stagione verrà pubblicato dopo il Consiglio federale in programma martedì.
Tra i punti all’ordine del giorno ci sarà proprio quello delle scelte sugli indicatori da adottare per formulare questa graduatoria di aspiranti ripescate. Se dovessero essere confermati quelli dello scorso anno, il Trapani si troverebbe in settima posizione fra le nove vincitrici di play-off. Una collocazione che non dà dubbi sul fatto che i granata l’anno prossimo saranno costretti a disputare la serie D, anche in considerazione del fatto che del novero delle ripescabili fanno parte anche le squadre appena retrocesse dalla serie C. L’ultimo giudizio, però, spetta al Consiglio federale e fino al prossimo 30 maggio sognare non è vietato.