L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla difficile situazione societaria del Trapani, uno stillicidio. Ieri, il consiglio di amministrazione della società si è concluso con l’approvazione del bilancio e la dichiarazione di intenti di cercare partner “seri”. Traduzione: non c’è un euro in cassa. L’attuale società vorrebbe trovare investitori intenzionati a versare 780 mila euro per terminare la stagione. Qualche giorno fa, Baglio, presidente del CDA granata, ha incontrato un prestigioso imprenditore trapanese del settore alimentare, per offrirgli il 91 per cento delle quote del club, ma ha incassato una risposta negativa. Attualmente, sembrerebbe esserci un’opzione d’acquisto della società a vantaggio dell’avvocato Giovanni Palma, già proprietario di una parte delle quote della Juve Stabia (poi abbandonate). L’AD De Simone potrebbe ritrovarsi in mano una società in Serie B, improvvisamente appetibile. Lo scenario sarebbe più torbido nel caso in cui il Trapani non dovesse farcela.